Tre progetti dell’Università di Pisa ottengono oltre 8 milioni di euro dal Fondo per le Scienze Applicate

Cultura
PISA e Provincia
Mercoledì, 14 Maggio 2025

Ancora un risultato eccellente per l'ateneo pisano

L’Università di Pisa si conferma un polo di eccellenza nell'innovazione scientifica e tecnologica, con tre suoi progetti selezionati nell'ambito del Fondo Italiano per le Scienze Applicate (FISA 2023), il programma del Ministero dell'Università e della Ricerca che sostiene le iniziative a alto impatto per l'innovazione industriale. Grazie a questi progetti, l’Ateneo pisano ha ottenuto più di 8 milioni di euro di finanziamenti, destinati a settori strategici come la sicurezza informatica, la salute e la sostenibilità nella produzione industriale.

I vincitori dei progetti sono i professori Giuseppe Iannaccone, Giuseppe Prencipe e Manolo Garabini, che, insieme alle rispettive squadre di ricerca, collaboreranno con aziende italiane per realizzare soluzioni innovative e applicabili in contesti reali.

Il primo progetto, CyberSiliconID, guidato da Giuseppe Iannaccone, mira a contrastare il crescente problema della contraffazione di oggetti, documenti e dati. Grazie all'integrazione di nuovi chip in silicio, sarà possibile creare un'infrastruttura hardware e software in grado di applicare tecniche di crittografia fisica ad alta entropia. Il progetto ha ricevuto un finanziamento di 4,6 milioni di euro e sarà sviluppato dal Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, in collaborazione con Clavis, una startup innovativa specializzata in soluzioni per la cybersecurity e l'intelligenza artificiale.

Giuseppe Prencipe, con il progetto RehAI – Pioneering AI-Driven Solutions for Advanced Rehabilitation Services, punta a rivoluzionare la riabilitazione neurologica. L'idea è quella di integrare l’intelligenza artificiale nei dispositivi clinici e domiciliari, migliorando l’efficacia dei trattamenti e la personalizzazione delle terapie. RehAI si avvale dell'analisi di grandi quantità di dati clinici per ottimizzare i risultati e rendere più facile il passaggio alla riabilitazione domiciliare. Il progetto, che ha ottenuto circa 2,7 milioni di euro, vedrà la collaborazione tra il Dipartimento di Informatica e Khymeia, una delle aziende leader in Italia nello sviluppo di dispositivi medici ad alta tecnologia.

Infine, OCCAM – Optimal Control for Computer-Aided Manufacturing, coordinato da Manolo Garabini, si propone di ridurre i consumi e i costi delle macchine industriali. Attraverso l’utilizzo di tecniche avanzate di intelligenza artificiale, il progetto mira a ottimizzare i tempi ciclo e semplificare la programmazione delle macchine, con un potenziale abbattimento dei costi del 30%. OCCAM ha ricevuto un finanziamento di circa 1 milione di euro, con il coinvolgimento del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, del Centro di ricerca Enrico Piaggio dell'Università di Pisa e di Eurosoft, azienda specializzata nell’automazione delle tecnologie di taglio.

Questi progetti testimoniano l'impegno dell'Università di Pisa nella ricerca applicata e nell'innovazione, con l’obiettivo di rispondere alle sfide globali nei settori della sicurezza, della salute e dell'industria. Grazie alla sinergia con le imprese italiane, si aprono nuove possibilità per l’applicazione pratica delle tecnologie sviluppate, con un impatto positivo sull’economia e sulla società.

 


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massimo.corsini