Tre progetti speciali alla Città del Teatro nel nome dell'accoglienza
Un percorso laboratoriale di danza terapia che coinvolge gli utenti del Centro Diurno Arcobaleno di Cascina della Cooperativa Sociale La Salute, grazie alla Società della Salute zona pisana
Un progetto rivolto a famiglie per contrastare la povertà educativa in collaborazione con il Comune di Cascina e un laboratorio di teatro e movimento rivolto ai soci dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla Aism; sono questi i tre progetti speciali su cui Fondazione Sipario Toscana sta investendo la propria professionalità per divenire sempre più luogo di accoglienza, di risveglio culturale e punto di riferimento per il territorio.
«Un teatro per tutti. Questa è la missione della Fondazione Sipario Toscana che, in sinergia con le altre realtà del territorio e con l’Amministrazione comunale di Cascina, vuole creare un’offerta culturale e artistica plurale, capace di rispondere in maniera concreta ai bisogni delle persone. – evidenzia Annastella Giannelli Vicepresidente Fondazione Sipario Toscana La Città del Teatro - Per chi vive una condizione di disabilità lavorare con la creatività ha il vantaggio di essere un processo non tanto connesso alla produzione artistica finale, ma con le trasformazioni che questo processo mette in atto sul piano emotivo e fisico. Questo vuol dire che l’arte agisce positivamente sulla salute di chi la pratica. Anche favorire l’accesso agli spettacoli delle famiglie in condizioni di svantaggio agisce sul benessere di genitori, figli e figlie, che con il teatro possono vivere nuove occasioni di socialità e di crescita culturale. Riusciamo a rendere tutto questo possibile grazie alla collaborazione con altri enti pubblici e privati del territorio che condividono con noi l’obiettivo di rendere la Città del Teatro un luogo felice, senza limiti di accesso, abitato da una molteplicità di differenze.»
«Il teatro tradizionalmente viene considerato lo spazio dello spettacolo diviso tra attori e spettatori, ma in effetti è uno spazio vivo in cui la scena può essere vissuta in vari modi, non solo da attori ma anche da chi fruisce del teatro in maniera diversa. – sottolinea Michelangelo Betti, Sindaco del Comune di Cascina - Per questo il teatro può essere anche terapia e in questo caso ringrazio la Fondazione Sipario Toscana e le associazioni collegate per questa attività che dà la possibilità di vivere tali spazi anche da parte di chi ha meno occasione di farlo”.»
Il primo progetto “La porta senza maniglia” è un percorso condotto dalla danza terapeuta Paola Consani, sostenuto dalla Società della Salute zona pisana e consiste nell’uso psicoterapeutico del movimento per migliorare salute e benessere, attraverso una integrazione tra aspetti fisici, emotivi, cognitivi e sociali. Il progetto, rivolto ad un gruppo di utenti del Centro Diurno Arcobaleno della Cooperativa Sociale La Salute, con disabilità fisica e psichica, facilita la conoscenza di sé, per rafforzare l’autostima e l’attribuzione di un valore al proprio vissuto e alle proprie emozioni. «Quando pochi mesi fa fummo contattati dalla Città del Teatro di Cascina per partecipare a questo progetto, dopo un periodo di isolamento a causa delle restrizioni causate dall’epidemia Covid, è stato per noi molto rilevante e significativo. – racconta Lisa Virgili Referente Centro Diurno Arcobaleno, Cooperativa Sociale La Salute - Riprendere i contatti con importanti realtà del nostro territorio e offrire ai nostri ragazzi percorsi stimolanti, come la Danzaterapia, costituisce per il centro diurno una preziosa opportunità di crescita, regalando momenti di benessere psico-fisico. Per questi motivi vogliamo ringraziare coloro che ci hanno offerto questa occasione, con la speranza che in futuro ci siano altri momenti, progetti e percorsi di questo tipo.»
Il secondo progetto “Il corpo abitato” è realizzato grazie al sostegno dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla AISM sezione Pisa, che dopo il successo dello scorso anno raddoppia gli incontri offrendo ai partecipanti un percorso artistico e riabilitativo di quattro mesi. La finalità di questo laboratorio, condotto dalla formatrice Paola Consani, è quella di ripercorrere e visualizzare in modo creativo la propria condizione: di essere umano, di persona con SM, di caregiver. «La sezione AISM di Pisa è grata alla “Città del Teatro – Fondazione Sipario Toscana” per aver accolto la nostra proposta e successivamente i nostri soci all’interno di un progetto che per la persona con SM si è dimostrato proficuo. - spiega Maria Gabriella Dei Presidente dell’Associazione - Questa esperienza è stata importante perché ha dato la possibilità di approfondire le proprie capacità relazionali, di dare spazio alla propria espressione corporea per scoprire potenzialità poco esplorate nella quotidianità.»
In sinergia con il Comune di Cascina, gli assessorati alle Politiche Culturali e al Welfare del Comune di Cascina, la Fondazione Sipario si impegna anche a contrastare il rischio di impoverimento educativo delle fasce di popolazione con difficoltà economiche, promuovendo l'accesso all’offerta teatrale in ambito extrascolastico per famiglie con bambini e bambine dai 3 agli 11 anni, attraverso l’offerta di biglietti gratuiti.
«Il tutto esaurito degli spettacoli teatrali della domenica pomeriggio ci ricorda che favorire lo sviluppo culturale della nostra città rientra tra le finalità che da Statuto dell’Ente siamo chiamati a perseguire, oltre a costituire una responsabilità di cui siamo consapevoli. – osserva Bice Del Giudice Assessore Politiche Culturali del Comune di Cascina - L’onore e l’onere di esserne all’altezza ci impongono, dunque, di valorizzare la presenza, nel nostro Comune, di una realtà importante quale La Città del Teatro. Perciò quest’anno abbiamo ritenuto doveroso promuoverne la fruizione per tutti, favorendo una maggiore consapevolezza delle opportunità di crescita che questo scrigno di bellezza offre. Il teatro è per noi non solo un luogo fisico, ma anche e soprattutto una chiave diversa di lettura della realtà, particolarmente preziosa ed irrinunciabile per i ragazzi e le ragazze, che saranno gli uomini e le donne cui affideremo il nostro futuro».
L’obiettivo di questo terzo progetto è rompere il circolo vizioso che si instaura tra una condizione di povertà economica e la povertà educativa, due fattori che si alimentano a vicenda. Le ristrettezze economiche, infatti, spesso limitano l’accesso alle opportunità educative, culturali e sociali, costituendo un ostacolo oggettivo per i bambini e i ragazzi che provengono da famiglie svantaggiate. L’iniziativa è stata lanciata con successo per lo spettacolo di chiusura del Carnevale, che ha portato in teatro oltre cinquecento persone, di cui quasi cento hanno potuto usufruire del vantaggio dell’ingresso omaggio. Il progetto proseguirà con altri appuntamenti.
«Si tratta di tre progetti che qualificano La Città del Teatro un ‘Cantiere di Inclusione e Comunità’ all’interno del quale si mescolano incontro, conoscenza e scoperta al fine di potenziare le abilità di ognuno. – conclude Giulia Guainai Assessora Welfare del Comune di Cascina - Un sentito ringraziamento all’assemblea della Società della Salute che ha deciso di sostenere un progetto dall’alta valenza sociosanitaria.»