Triangolare di Viareggio, il borsino

Sport
Sabato, 18 Agosto 2018

È un Pisa in palla quello che ha affrontato il triangolare del centenario del Viareggio. Dopo due settimane di forti emozioni contro squadre di categoria superiore la squadra di D’Angelo tira il fiato e si trova davanti Viareggio e Camaiore, due formazioni di dilettanti ma che è utile affrontare per provare la gamba e per far lavorare la squadra al cospetto di avversari che non creano gioco e quindi non mettono a disposizione spazi per le ripartenze.

COSA FUNZIONA Il Pisa ha superato l’esame. Per senza mai mettere in campo la formazione base, se tale vogliamo considerare quella scesa in campo in Coppa Italia, il Pisa ha dimostrato di saper costruire gioco anche in presenza di squadre che si chiudono e che aspettano il passo falso per essere pronte a ripartire. Insomma quello che il Pisa ha fatto a Cremona e Parma hanno provato a farlo Viareggio e Camaiore, ma la squadra di D’Angelo non ha battuto ciglio ed ha confezionato due vittoria in 45 minuti di gioco. Bene anche i nuovi: Gori è stato protagonista di un ottimo intervento in apertura di gioco su una conclusione di Ferretti, poi è parso sicuro nelle uscite, Brignani ha confermato quanto di buono visto a Parma. Ottimo esordio anche per Buschiazzo al quale solo la traversa ha negato la gioia del goal. Il giocatore ha mostrato grande fisicità e buon senso della posizione, sembra tagliato per la difesa a tre. A centrocampo si è visto anche l’esordio di Marin, arrivato da meno di 24 ore il giocatore ha dimostrato di avere già una buona corsa e ordine tattico. Ha bagnato il suo debutto con un goal anche Michele Marconi, chiamato a fare il Moscardelli l’ex Alessandria non ha deluso le attese. Insomma si è visto un Pisa che continua a lavorare sul 352, anche variando la posizione degli uomini. L’esperimento di Lisi e Di Quinzio sulla destra ne è un esempio, così come Zammarini impiegato, nella prima minipartita, a sinistra a fianco di Cuppone quinto di centrocampo. Merita una citazione anche il giovane Maffei anche lui a segno al debutto, con Petrosino (classe 2001) rappresentano gli eredi del trio Campani-Bechini-Giani, finiti al Sassuolo, l’augurio è che possano far bene come i compagni che hanno appena lasciato il Pisa.

COSA NON FUNZIONA Il Pisa è apparso un po’ sulle gambe. La circostanza non preoccupa minimamente mister D’Angelo che a fine partita, ai microfoni di Punto Radio, ha ribadito come la squadra questa settimana abbia lavorato molto sulla parte atletica ed in particolare sulla forza. Normale quindi che la brillantezza ne risenta. Del resto l’incertezza sulla data di inizio del campionato crea non pochi disagi ad allenatori e preparatori atletici costretti ad inventarsi nuove programmi di lavoro per coprire quasi un mese di attesa fra una partita ufficiale l’altra.

DA RIVEDERE Resta di rivedere il Pisa in formazione base, quello con il suo capitano, lasciato a riposo per recuperare le fatiche di coppa, con De Vitis pure in recupero dopo l’infortunio di Parma ed il centrocampo al gran completo. Sarà, probabilmente mercoledì sera, il giorno di una sorta di prova generale, quando il Pisa affronterà il Ponsacco, squadra che da sempre, in precampionato, ha creato non pochi grattacapi ai nerazzurri. Sarà davvero quella l’occasione per capire se questo Pisa ha le caratteristiche giuste per sfondare anche contro avversari che invece di fare la partita aspettano il momento buono per il contropiede.

massimo.corsini