Turisti francesi responsabili dell'incendio di Vicopisano

Cronaca
Vicopisano
Lunedì, 16 Agosto 2021

Indagini ancora in corso. A quanto appurato l'origine del rogo sarebbe da imputarsi alla disattenzione di una famiglia ospite presso una struttura ricettiva

Sabato 14 agosto, intorno alle 19.30, da un “fuoco libero” acceso da una famiglia di francesi in vacanza, è divampato l’incendio che nel giro di poche ore ha bruciato circa 25 ettari di bosco dei Monti Pisani.

LEGGI ANCHE Il Monte Pisano sfregiato da negligenza e imprudenza
► LEGGI ANCHE Incendio del Monte Pisano, individuato il responsabile
► LEGGI ANCHE
Incendio di Vicopisano: l'Agriturismo resta al centro delle indagini

Il luogo dell’innesco, quindi, dovrebbe essere una zona circoscritta al confine con un’oliveta dell’Azienda Agricola ToscanOlio. Posto deputato durante la stagione invernale all’abbruciamento dei residui vegetali e delimitato da un alto muretto a secco, reso inutile dal vento e dalla incoscienza degli ospiti della struttura.

A quanto appurato, ma su questo indagano le forze dell’ordine, la famiglia di francesi in vacanza sui monti di Vicopisano, avrebbe anche tentato di contattare la proprietà dell’immobile, avvertendo dell’incendio e chiedendo l’intervento dei Vigili del fuoco.

Intervento poi effettivamente attivato dai proprietari dell’Azienda Agricola vicarese, prima che la famiglia di francesi in vacanza in località Capitano, lasciasse il luogo del misfatto, fuggendo dal pericolo e dalle proprie responsabilità.

Anche questa mattina, a circa 35 ore dalla prima “fiammata”, tra il sottobosco annerito e completamente arso, spuntano pennacchi di fumo. Segno che il pericolo di possibili riprese del fuoco, non è ancora del tutto scampato.

Sul posto, per la bonifica del monte, sono impegnati i volontari dell’antincendio boschivo, come Giovanni Marrone de La Racchetta sezione Cerbaie: “Stiamo spegnendo delle ceppe che sono sul confine tra bruciato e non. La paura è che si alzi il vento e che nuove fiamme possano essere alimentate”.

A conferma del grande lavoro fatto dai Vigili del fuoco, dai volontari e da tutto il personale antincendio impegnato a Vicopisano, le parole di Enrico Bernardini, Direttore delle operazioni “montante” dalle prime ore di questa mattina: “Siamo in fase di ultimazione bonifica, anche se restano dei focolai qua sotto, nella parte più impervia e quindi più difficile da raggiungersi”.

Probabile, almeno che non si verifichino piogge, che le “ceppe” ancora incandescenti, continuino a fumare per giorni.
Il versante di San Jacopo – continua Bernardini non preoccupa più. Quello da cui l’incendio è scaturito, invece, anche se sotto controllo, andrà sorvegliato sicuramente per tutta la giornata di oggi, ma probabilmente anche in quelle a venire”.

Il vero pericolo, ora, arriva dal sottosuolo. “Il fuoco – prosegue Enrico Bernardini si può trasmettere tramite combustione sotterranea, la cosiddetta “pirolisi”. Una sorta di carbone che continua a bruciare e che tramite le radici può rispuntare nella parte buona del bosco, quella non ancora percorsa dall’incendio. A questo punto servirebbe una bella pioggia, non violenta, ma leggera e capace di penetrare il terreno”.

Il Direttore delle operazioni racconta l’evolversi dell’incendio scoppiato la sera di sabato 14 agosto.

Il problema principale – conclude - è derivato dal luogo di partenza delle fiamme, un’oliveta al confine con una pineta. Il vento ha fatto il resto. Abbiamo cercato nella parte alta di fermare le fiamme per evitare che spingesse verso il crinale. Ed invece, tramite “spotting” ha superato la strada ed è entrato in un’altra grande pinetao. Complice anche l’impossibilità di utilizzate gli elicotteri per il buio, poi si è trasformato in un incendio impossibile da contenersi. Fuori da qualsiasi capacità di gestione”.

carlo.palotti