"Tutti contro una". Arianna Cecchini torna alla carica e mette nel mirino gli compagni di partito

Politica
Capannoli
Lunedì, 27 Gennaio 2025

Per la sindaca a Capannoli si vive una situazione politica paradossale, dove destra e sinistra lottano insieme per un unico obiettivo: la sua caduta

La rielezione di Arianna Cecchini a sindaca di Capannoli, non sostenuta dal Partito Democratico, il suo partito di riferimento e combattuta politicamente dal centro destra, come è più normale che sia, continua a fare discutere, soprattutto all'interno dell'area progressista e democratica pisana.

Il prossimo 31 gennaio, a Capannoli, è infatti organizzato il convegno "Dalle parole ai Fatti", iniziativa che i promotori definiscono rivolta alla "riqualificazione e partecipazione. Per ripensare il nostro territorio in vista delle sfide future". Un convegno interessante, promosso da Capannoli Santo Pietro Lab della lista che ha sostenuto la candidata del centro destra e consigliera comunale Silvia Rocchi, moderata dal giornalista Cristiano Marcacci e a cui parteciperanno tanti nomi di rilievo della politica e dell'urbanistica.

Per Arianna Cecchini, però, sono proprio i nomi dei partecipanti politici a mostrare qualcosa di "paradossale".

Tolti i rappresentanti del centrodestra (Diego Petrucci, Raffaele Latrofa e Roberto Sbragia), a Cecchini appare paradossale la presenza allo stesso tavolo del presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo o del sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni.

Un connubio, spiega Cecchini, che alla fine, mostra la strana convergenza cui aveva dovuto far fronte la sua candidatura al terzo mandato da sindaca, osteggiata, allo stesso tempo, dai nemici politici e da quelli, che un tempo, erano gli amici e compagni di partito.

"Dopo sei mesi dalle elezioni - ha detto Arianna Cecchini - si svelano gli arcani. Tutti contro una, contro una amministrazione che è stata voluta nuovamente dai cittadini, ma che è stata e continua ad essere avversata dalle destra e dalla sinistra, in unica unione d'intenti. Questa è la situazione paradossale che viviamo a Capannoli".

 

 

Ha scritto Arianna Cecchini insieme all'immagine pubblicata più in basso.

Autorevoli esponenti del PD, che in campagna elettorale hanno pubblicamente sostenuto la candidata sindaca Cionini, partecipano, con tanto di nomi sulla locandina, all'iniziativa della candidata sindaca della destra Rocchi.

Se c'erano ancora dei dubbi sulla convergenza di intenti delle due liste, in contrapposizione all'attuale maggioranza di governo del Comune, ora è tutto più chiaro.

Per mesi, abbiamo dovuto subire un fuoco incrociato per fermare la nostra riconferma, che non ci ha però impedito di vincere con il consenso dei nostri concittadini, che hanno capito cosa stava accadendo e hanno apprezzato il nostro lavoro.

Quello che amareggia è che, all'indomani della totale sconfitta della candidata Cionini, i vertici del PD locale e provinciale non abbiano fatto un mea culpa su quell'operazione di rottura della nostra comunità e che, anzi, abbiano continuato con arroganza con espulsioni e negazioni di rinnovo di tessere, accusandoci di andare contro l'interesse del partito e del centrosinistra, quando invece è grazie a noi se il Comune non è andato alla destra.

Mi chiedo dunque se quei criteri per cui dei nostri compagni storici sono stati espulsi o non tesserati perché non allineati verranno applicati anche a questi esponenti e alla loro partecipazione pubblica all'evento di una candidata della destra.

Se così non fosse sarebbe evidente l'applicazione di due pesi e due misure.
Delle due l'una: o anche a loro verrà revocata e negata la tessera, o a me e a chi ha sostenuto la riconferma del nostro buongoverno in Comune non dovrà più essere negata.

 

 

redazione.cascinanotizie