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Domenica, 6 Dicembre 2020

Il punto di Paolo Sardelli: t​​​​re partite in casa in otto giorni, serve compattezza, fiducia e positività per ritrovare il Pisa 19/20

Il Pisa torna da Ferrara con le ossa rotte, dopo l’ennesima pesante batosta subita in questo avvio di campionato. Una sconfitta che non ammette discussioni, nè sotto l’aspetto numerico, nè sotto quello del modo in cui è arrivata con i neroazzurri di nuovo praticamente fuori dalla partita dopo poco più di un quarto d’ora di gioco e con la Spal che è sembrata di un’altra categoria sia a livello tecnico che a livello fisico.
La situazione, è sotto gli occhi di tutti, è veramente preoccupante, ed i numeri sono lì a dimostrarlo: 7 punti in 9 partite, 4 sconfitte pesantissime, e soprattutto 24 reti subite sono la fotografia impietosa di una situazione che nessuno avrebbe potuto immaginare dopo lo splendido finale dello scorso campionato.
Quello che preoccupa maggiormente aldilà dei numeri, è l’aspetto mentale di un gruppo che sembrava granitico e che oggi sembra minato in quelli che erano i suoi aspetti peculiari e le sue certezze, e l’impressionante involuzione tecnica di alcuni elementi che erano i punti di forza di questa squadra. Tutto ciò indurrebbe ad un pessimismo cosmico ed ad una cappa di negatività che sicuramente non aiuterebbero l’ambiente a risollevarsi; intendiamoci, i tifosi hanno tutto il diritto di essere preoccupati, arrabbiati, di discutere l’operato dell’allenatore o della società, ma credo che fasciarsi la testa prima di essersela rotta non sia la scelta giusta, soprattutto alla vigilia di una settimana cruciale che vedrà i nerazzurri impegnati in tre gare casalinghe contro dirette avversarie per la lotta per la salvezza. Ed allora andiamo a vedere quelli che sono i motivi (pochi per la verità) che danno un minimo di speranza in più.
Se andiamo ad analizzare la classifica attuale, sembra evidente che quest’anno il campionato di serie B sarà diviso in due tronconi netti, con 10 squadre molto forti che si giocheranno le promozioni dirette ed i piazzamenti playoff, ed altre 10 che lotteranno per evitare le retrocessioni dirette ed i playout. Assodato che il Pisa farà parte del secondo gruppo, con buona pace di chi a settembre aveva fatto voli pindarici e sogni di gloria, si possono notare alcuni aspetti positivi: nelle prime 9 partite il Pisa ne ha giocate5 contro squadre di prima fascia racimolando un solo punto con il pareggio casalingo contro il Monza e rimediando pesanti sconfitte nelle altre 4, ma nelle 4 gare contro le squadre di seconda fascia , Reggiana Vicenza e Reggina in trasferta Cremonese in casa, i nerazzurri sono imbattuti ed hanno conquistato 6 punti al netto di alcune decisioni arbitrali penalizzanti, e soprattutto dimostrando di non essere assolutamente inferiori a queste compagini.
Questo strampalato calendario ci offre adesso la prova del nove e la possibilità di rimettere la barca neroazzurra nella giusta direzione con tre incontri ravvicinati assolutamente da non fallire per poter arrivare a gennaio agganciati al treno salvezza per poi agire di conseguenza in sede di mercato di riparazione. Ecco perché credo sia importante in questo momento, non lasciarsi andare alla disperazione ed ai giudizi avventati, ma al contrario, stringersi intorno a questo gruppo che tante gioie e tante soddisfazioni ci ha regalato... in fondo un po’ di fiducia e di positività non costa niente e può fare solo del bene alla causa.  E allora perché non provarci tutti insieme?

Paolo Sardelli
foto pisa sporting club

redazione.cascinanotizie