Tutto a posto niente è in ordine e la nave affonda
Che qualcosa non stesse andando per il verso giusto lo si era intuito già dal primo pomeriggio di ieri, 13 dicembre, cellulari staccati, twitter che non cinguettava, bacheche dei social network eccezionalmente vuote. In serata è toccato al Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, intervenuto al Nerazzurro, dare la notizia che nessuno avrebbe voluto sentir dire: "Ho parlato con Giuseppe Corrado e mi ha presentato una situazione di stallo preoccupante. C'è un problema di garanzie riguardo alla certificazione del bilancio" ha detto il primo cittadino. I tempi potrebbero allungarsi, ma tempo il Pisa non ne ha più. Il 16 dicembre scade il temine per il pagamento di due mensilità di stipendi ai calciatori, saltare questa scadenza significherebbe “game over”.
C'è un problema di garanzie riguardo alla certificazione del bilancio, dunque, ma non solo. C’è il problema dei contratti scelleratamente sottoscritti dall’attuale proprietà a persone che si sono dimostrate di un incompetenza inimmaginabile: Tambone, Anellucci, De Pasquale e Tommasetti, quest’ultimo, l’unico che ancora frequenta con regolarità la sede del Pisa in Via Forti.
Poi c’è la querelle Lucchesi, quella, almeno quella sembra risolta con la velina firmata dal due Petroni-Taverniti mercoledì scorso, ma a questo punto viene da chiedersi quanto vale quel foglio siglato su una improvvisata carta intestata di Carrara Holding.
La triste sensazione è che si sia messo in scena questo assurdo teatrino per placare una città giunta all’esasperazione. Volete fermare il circo? Noi vi facciamo credere che tutto sta andando per il verso giusto. Intanto la fine del girone di andata si avvicina, quando il Pisa le avrà giocate tutte il campionato sarà un po’ meno falsato, si avvicina il derby con lo Spezia, partita che da sola potrà giustificare uno spiegamento di forze degno del G8. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva un politico navigato come Giulio Andreotti, ed in questo caso sono molti gli indizi che fanno pensare che quanto accaduto negl’ultimi 6 giorni sia stato frutto di un disegno ben architettato per non mandare in bianco Sky e salvare almeno il girone di andata e quindi la regolarità del campionato.
Cosa serve adesso? Un miracolo serve. Occorre che qualcuno si faccia un esame di coscienza e prenda l’unica decisione possibile: dare via il Pisa senza se e senza ma. Intascando, se quella velina del 7 dicembre ha valore, ben più di quanto merita e garantendosi pure una pensione d’oro con il doppio bonus promozione.
Non resta ora che attendere. Tutti hanno apprezzato il profilo basso dei Corrado che mai si sono voluti mettere in vetrina prima di aver chiuso la partita, ora però da parte loro serve fare chiarezza, occorre dire chiaraemnte cosa sta accadendo e di chi sono le responsabilità: la città lo pretende, i tifosi devono sapere perché il Pisa rischia il terzo fallimento in 20 anni.