Un concerto per le cateratte Ximeniane
Ancora una occasione per dare il proprio contributo al recupero delle Cateratte Ximeniane arriva domenica 2 ottobre alle ore 21 quando, si terrà il concerto – recital di Letizia Fuochi e Francesco Cusumano davanti alle Cateratte (o al Teatro di Vicopisano in caso di maltempo).
E’ l’enensima occasione in cui il Comune di Vicopisano invita a firmare per le Cateratte Ximeniane di San Giovanni alla Vena Luogo del Cuore FAI
L’Amministrazione guidata dal sindaco Juri Taglioli sta lavorando insieme al Comitato per promuovere valorizzazione e recupero di questo capolavoro di ingegneria idraulica
Il censimento nazionale I Luoghi del Cuore, promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, chiede ai cittadini di segnalare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare.
Tra questi ci sono le Cateratte Ximeniane di San Giovanni alla Vena, nel Comune di Vicopisano, capolavoro di ingegneria idraulica realizzato dal genio riformista di Leonardo Ximenes, studioso rispettoso della natura idrogeologica del territorio e dell’ecosistema naturale.
E’ per questo che domenica 2 ottobre il Comitato Cateratte Ximeniane, in collaborazione con l'Associazione Culturale Sangiovannese Non c'è futuro senza memoria, il Fai-Fondo Ambiente Italiano Delegazione di Pisa e il Comune di Vicopisano, organizza un concerto-recital con Letizia Fuochi e Francesco Cusumano. La serata sarà anche occasione di raccolta firme a sostegno delle Cateratte Ximeniane Luogo del Cuore FAI, al momento sedicesime nella classifica nazionale e in rapida ascesa.
E’ possibile votare online a questo link e firmare su moduli cartacei anche nelle tre postazioni fisse del Palazzo Comunale di Vicopisano: Anagrafe (piano terra), Ufficio Protocollo/URP (secondo piano), Biblioteca Peppino Impastato (via Lante 50). Operazioni in ogni caso molto rapide ed estremamente semplici.
Il Comitato suggella e concretizza l’esperienza e la dedizione a questa causa culturale di un gruppo di cittadini che, supportati dall’Amministrazione Comunale e da altre associazioni del territorio, si stanno impegnando con passione per il recupero di questo maestoso edificio situato in via dei Due Ponti.
Il presidente e il vicepresidente sono due guide autorizzate della Provincia di Pisa, Paolo Manzo e Massimo Lenzi. La segretaria è Margherita Giani, che ha creato anche l’associazione Non c’è futuro senza memoria. I soci sono l’architetto Marco Forti, che spesso ha condotto visite guidate durante le aperture straordinarie delle Cateratte, Andrea Berti, Michele Quirici, Valentina Filidei e Alice Mannocci.
Fino al 1860 circa il grande canale Imperiale, emissario del lago di Bientina, passava sotto le arcate del palazzo, proseguiva sotto al ponte davanti e andava a sfociare nell’Arno. Il piano terra contiene, alti nel buio del soffitto, ingranaggi idraulici giganteschi di legno di quercia, unica testimonianza storico-scientifica di alta ingegneria idraulica dell’epoca che rimane in Italia. Un sistema di cateratte che doveva regolamentare le acque dell’Arno in regime di piena rispetto all’ acqua del lago di Bientina che vi confluiva. Al piano di sopra cinque stanze, un appartamento ad uso del catarettaio con famiglia e, poi, della “guardia dell’Arno” fino al ‘90. Via dei Due Ponti è la più antica e importante del paese, stretta tra il Monte Pisano e l’Arno. Una volta passaggio obbligato tra Pisa e Firenze, appare nelle mappe fin dal 1400 vicino al nome Riparotto.
Grande è l’importanza delle Cateratte, ultima testimonianza della storia idrogeologica del territorio tra Lucca e Pisa, della bonifica del lago di Bientina alle pendici del Monte Pisano.