Un giorno lungo 34 anni
Il Pisa torna a vincere in serie A. La prima vittoria da tre punti segna il riscatto di una generazione
Dodicimila598 giorni sono una vita, si perché se ognuno di noi chiude gli occhi e pensa a dove era, cosa faceva, ma soprattutto la persona che era quando Fiorentini con la maglia del Pisa gonfiò per l’ultima volta la rete in una partita di serie A fa davvero fatica a ritrovarsi nella persona che è oggi. Questo è l’indicatore più severo di quanto lunga è stata l’attesa per riassaporare la gioia di un goal fra le mura amiche, ma soprattutto per assaggiare il gusto dolcissimo di una vittoria in serie A, la prima, giova ricordarlo, da quando esistono i tre punti.
Quel 12 maggio del 1991 il goal di Fiorentini al minuto 76’ non servì ad evitare la retrocessione che la città, quasi assuefatta dai successi, digerì con pacata rassegnazione consapevole che in serie cadetta la ruota avrebbe girato di nuovo dalla parte dei nerazzurri come aveva fatto nei tre campionati precedenti. Invece accadde quello che allora sembrava imponderabile tre campionati di Serie B di fila, che sembrarono una tortura, ma il peggio doveva ancora arrivare.
Ed il peggio è tutto quello che è passato dal 76’ di Pisa-Bari al 75’ di Pisa-Cremonese, con una generazione intera di pisani che non ha mai goduto di una rete in serie A, ma si gasava sentendo i racconti, talvolta romanzati di chi negli anni 80 c’era. Idrissa Toure con quel salto verso la palla si è preso sulle spalle una generazione intera, un popolo intero e lo ha riportato in paradiso, ad assaporare il gusto dolcissimo dei tre punti, i primi in serie A. Significativo che a segnare sia stato un uomo che i colori neroazzurri li ha tatuati sulla pelle, quello a volte criticato perché commette degli errori, ma l’unico da inizio campionato che ha provato a non sentire la differenza di categoria provando a fare le stesse identiche cose che faceva in B: correre, saltare l’uomo, sfidare la forza di gravità e soprattutto segnare.
Oggi non è tempo di giudizi tecnici, godiamoci la vittoria tenendo fede alle parole della vigilia, perché se tutti noi volevamo una vittoria anche sporca e senza bel gioco, oggi non si può far commenti tecnici. Però una parola per Matteo Tramoni va spesa, il ragazzo ha sofferto, patito più di altri il salto di categoria, ma ieri quando è entrato si è subito avuto la percezione che il vento per lui fosse cambiato, arriverà la prima rete in A, intanto caro Matteo, goditi il primo assist e che assist.
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