Una Città in Comune: "Esercito in via Cattaneo? Solo propaganda e nessuna idea di riqualificazione"
Una Città in Comune di Pisa critica la scelta dell'assessora Bonanno di inviare l'Esercito in via Cattaneo, diventato il centro dello spaccio a Pisa, senza però avere una sola idea di riqualificazione del quartiere
Esercito in via Cattaneo? Solita propaganda per nascondere la mancanza di progetto di riqualificazione
L’assessora Bonanno riprende le passeggiate di propaganda per la città senza alcun progetto di riqualificazione. Cosi possiamo riassumere l’ultimo intervento della leghista in merito ala situazione di via Cattaneo, dove la diffusione dello spaccio è ancora più visibile in queste settimane in cui le strade sono forzatamente deserte.
Non abbiamo letto nessuna proposta da parte dell'assessora su come riqualificare il quartiere e alla domanda: "che progetto ha in mente?" risponde che è troppo presto, non vuole svelare le carte e sapremo tutto a tempo debito.
Come se un progetto di riqualificazione territoriale non dovesse partire dalla collaborazione con il quartiere e i suoi abitanti, dalla raccolta delle esigenze di tutti e delle potenzialità che esistono.
L'amministrazione comunale ci ha abituati ad amministrare con gli articoli sul giornale, cioè a non amministrare ma a lasciare che le cose vadano come sono sempre andate o, al limite, come è successo in via Cattaneo alcuni mesi fa, a fare interventi di facciata, prontamente fotografati, mandando i vigili per fare controllo di quartiere col risultato che questi hanno principalmente e giustamente fatto le multe alle macchine in divieto di sosta in seconda fila.
Come la vorrebbe risolvere, infine, la giunta leghista la questione dello spaccio? Con l’ennesimo spot per avere un po' di visibilità: ovvero ricorrendo all’esercito, uno strumento che stante le vigenti norme non può essere utilizzato per questo tipo di interventi, come l’assessora dovrebbe sapere bene. I militari hanno compiti specifici che non riguardano l’ordine pubblico, la lotta contro la microcriminalità o il mantenimento del “decoro urbano”, e esperimenti simili in altre città hanno già mostrato che l’utilizzo dell’esercito per il controllo di questi fenomeni è sostanzialmente inutile, come anche confermato da una recente relazione della Corte dei Conti.
Noi riteniamo che serva un reale programma di riqualificazione che coinvolga tutti gli attori presenti nel quartiere: la cittadinanza in primo luogo, le associazioni, i circoli, i negozianti, l'ufficio mobilità per risolvere il problema del traffico che opprime il quartiere soprattutto in via Cattaneo e Piazza Guerrazzi.
Saremmo inoltre davvero felici se riuscisse, con il coinvolgimento della comunità e delle organizzazioni sociali a intervenire per riqualificare l'assetto urbano: in primo luogo vanno però monitorate le irregolarità nelle locazioni di immobili acquistati " per investimento" e, infine, deve essere promossa a ristrutturazione delle molte case abbandonate a se stesse, senza manutenzione da anni, che vedono perdere di anno in anno il loro valore sul mercato.
Una città in comune