Una città in comune: "Piazza dei Miracoli non è un centro congressi"
La nota del gruppo consiliare arriva dopo le tante polemiche scaturite dai fuochi artificiali sparati a fine evento: "Ieri Piazza dei Miracoli è stata ostaggio per l’intera giornata della Società Italiana di Chirurgia"
Ha scritto una città in comune.
Il patrimonio culturale può essere ridotto a mera scenografia a beneficio esclusivo di un gruppo di congressisti? La risposta è sì: a Pisa il desiderio di ostentazione ha avuto la meglio su ogni ragionevolezza.
Ieri Piazza dei Miracoli è stata ostaggio per l’intera giornata della Società Italiana di Chirurgia, che ha scelto - e, cosa più grave, ottenuto - di allestire la cena dei Presidenti nel bel mezzo del selciato pedonale, per un totale di almeno 50 tavoli rotondi allestiti, ognuno elegantemente apparecchiato per ospitare 10 commensali, oltre all’area caffè che occupava un’altra bella fetta di suolo pubblico.
Come se non bastasse, intorno alle 23 è cominciata una raffica di fuochi di artificio che si è protratta per molti minuti, suscitando non poche perplessità tra gli ignari cittadini.
Pisa, come molte altre città italiane, si sta trasformando in una ‘location per eventi’: abbiamo già visto cene sul Ponte di mezzo e in Piazza dei Cavalieri, ma questa è forse la prima volta in cui si permette di invadere l’area di pubblico passaggio di Piazza dei Miracoli che, in quanto sito Unesco, dovrebbe essere tutelata da una buffer zone, un’area di rispetto lasciata sempre libera in virtù del valore eccezionale del bene.
Una città in comune ritiene da sempre che sia ingiusto privatizzare, materialmente e simbolicamente, lo spazio pubblico: una cena esclusiva sotto la Torre pendente non è tra le cose che si dovrebbero poter offrire ai propri invitati. Ma in una società dove si crede che il denaro possa comprare tutto è diventato possibile soddisfare ogni capriccio, a costo anche di ledere il diritto di chi arriva in visita, magari muovendosi appositamente da lontano, di godersi appieno la vista del complesso monumentale che, è bene ricordarlo, è patrimonio dell’umanità. Per non parlare dei disagi cui è stata sottoposta la cittadinanza, con la viabilità della piazza ridotta a una stretta porzione di marciapiede da percorrere esclusivamente a piedi: ancora a mezzanotte veniva impedito il transito dei pedoni lato prato, costringendo a camminare nel corridoio ricavato lungo il lato del Museo delle Sinopie.
Chiediamo dunque che in futuro non venga più concessa l’autorizzazione per l’organizzazione di cene o feste private in Piazza dei Miracoli.