Unione Popolare dice basta alla speculazione edilizia
Unione Popolare interviene sulla questione casa ed affitti, mettendo in luce lo scandalo dell'ex residenza universitaria Paradisa
Questo è il comunicato integrale
A Pisa è diventato sempre più difficile accedere al mercato degli alloggi privati e sono letteralmente esplosi gli sfratti. I prezzi degli affitti sono insostenibili rispetto al livello medio dei redditi, tenuti alti anche dalla presenza di migliaia di alloggi pubblici e privati colpevolmente vuoti. Il singolo posto letto per studente è aumentato del 10% dallo scorso anno.
In questo contesto, lo stato di abbandono dei circa 520 alloggi dell’ex residenza universitaria “Paradisa” a Cisanello è un vero scandalo. Da anni chiediamo con forza che la proprietà, la Investimenti Immobiliari Italiani (Invimit) società di gestione del risparmio del Ministero dell'Economia e delle Finanze, stipuli un accordo con la Società Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (Ardsu) per recuperare la struttura alla sua originaria funzione di studentato. Un’amministrazione comunale che avesse realmente a cuore il diritto all’abitare dovrebbe farsi promotrice di un simile accordo, cosa che né le amministrazioni di centro-sinistra né l’uscente amministrazione di destra hanno mai voluto fare.
Mettere a disposizione più di 500 alloggi per studenti avrebbe un doppio effetto positivo: garantire finalmente il diritto all’alloggio per tanti studenti vincitori di borsa ma costretti a rivolgersi al mercato privato degli affitti; abbassare la domanda di alloggi e così favorire l’abbassamento dei canoni.
Costruita nel 2000 per accogliere i pellegrini del Giubileo, sotto la proprietà dell’Inail nel 2003 la Paradisa era stata affittata all’Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario, che l’ha gestita fino al 2009, per poi restituirla al proprietario lamentando carenze strutturali. Fino alla sua chiusura nel 2009 era stata il simbolo dell’accoglienza universitaria pisana: prima dell’apertura del complesso dei Praticelli, era la più grande casa dello studente in tutta la Toscana. Ciò che ne resta è un agglomerato deserto di tre edifici nell’area dell’Isola Verde, con l’erba alta che infesta i giardini e si arrampica fino ai balconcini del piano terra, con gli impianti elettrici vandalizzati e i sotterranei spesso allagati: non solo uno schiaffo al diritto all’abitare e al diritto allo studio, ma anche un danno collettivo per un patrimonio pubblico che deperisce miseramente.
Nel 2020 il sindaco Conti, insieme con il Presidente della Regione Giani e con la benedizione del Presidente del Consiglio regionale Mazzeo, aveva lanciato l’idea di farne una residenza socio-sanitaria: ben presto anche questo si è rivelato l’ennesimo annuncio privo di sostanza. Il progetto non è mai stato definito e le risorse necessarie per la ristrutturazione non sono mai state richieste al Ministero competente. Nel frattempo, sappiamo che Invimit avrebbe trattato con alcuni fondi di investimento immobiliare interessati a realizzare nella Paradisa “alberghi per studenti” a pagamento, cosa molto diversa dalle residenze studentesche, ovvero una RSA.
Ci candidiamo a governare la città di Pisa anche per risolvere situazioni scandalose come questa. Uno dei nostri primi atti sarà chiedere un incontro immediato con Invimit insieme all'Università, l'Ardsu e la Regione per un'intesa urgente sul riutilizzo della Paradisa come residenza studentesca, impedendo che anche questo immobile cada nelle mani della speculazione o continui a decadere e perdere di valore.