Uno striscione misterioso sulla parete della Cattedrale di Pisa
Blitz notturno in Piazza del Duomo, indaga la Questura
Un gesto provocatorio o una mossa di marketing? È su questo sottile confine che indagano le forze dell’ordine dopo quanto accaduto nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 aprile in piazza del Duomo a Pisa. Intorno all’1.30, due persone vestite di scuro e con il volto coperto da cappucci sono state riprese dalle telecamere di sorveglianza mentre affiggevano uno striscione bianco sul ponteggio che attualmente avvolge la facciata della cattedrale, in fase di restauro.
Lo striscione, collocato a pochi metri dalla Torre pendente, conteneva un QR code a scadenza. Inquadrandolo, almeno nelle prime ore successive al gesto, si veniva rimandati a un sito web con una scritta enigmatica: «I peccatori». Un riferimento che potrebbe sembrare criptico ma che la Digos pisana sta valutando con attenzione: tra le ipotesi, quella di un possibile collegamento con “Sinners”, film del regista Ryan Coogler da poco uscito nelle sale italiane. Se così fosse, si tratterebbe di una trovata pubblicitaria abusiva, fantasiosa ma anche pericolosa e illegittima, soprattutto per la delicatezza del contesto monumentale.
Già nelle prime ore della mattina di mercoledì, lo striscione è stato rimosso dal personale della vigilanza dell’Opera Primaziale. Contestualmente, è stata effettuata una minuziosa ispezione dell’area, simulando un’esercitazione di protezione civile per non generare allarme tra i tanti turisti presenti in città per le vacanze pasquali. L’accesso alla cattedrale non ha mostrato segni evidenti di effrazione o danni, ma l’attenzione resta alta.
Nel frattempo, la procura di Pisa ha disposto accertamenti e potrebbe affidare una consulenza tecnica informatica per analizzare a fondo il contenuto del QR code. Secondo quanto trapelato, nei primi momenti il collegamento rimandava a pagine pubblicitarie, ma nel pomeriggio di giovedì 24 aprile il sito risulta disattivato. Al momento, le autorità mantengono il massimo riserbo sull’indagine, ma il blitz dei due incappucciati davanti a uno dei luoghi più iconici del patrimonio italiano riaccende il dibattito su sicurezza, comunicazione virale e rispetto dei monumenti storici.