Uscire dalla Società della Salute: propaganda della Lega a spese dei cittadini
Diritti in Comune, nel corso di una conferenza stampa, critica la maggioranza sulla decisione di uscire dalla Società della Salute
Società della salute si o no. L’uscita dall’ente fu uno dei primi cavalli di battaglia della giunta Ceccardi a Cascina, ma trascorsi tre anni, l’ex città del Mobile ancora fa parte della SdS. È stato poi la volta di Pisa, una volta passata in mano al centrodestra minacciare l’uscita, prima proponendo una uscita graduale, adesso invece mettendo in piedi un bando per la ricerca di un advisor tecnico in grado di capire quanto costerebbe per i comuni di Pisa e Cascina uscire dalla Società della salute .
E di questo se ne è parlato in una conferenza stampa indetta da Diritti in Comune, ovvero la casa che racchiude Una città in comune, Rifondazione Comunista e Pisa Possibile.
«Dopo un anno dalla sua elezione le promessa roboante di una uscita graduale dalla SdS si è trasformata in una più prudente ricerca di un "advisor tecnico" per una ancora più prudente "studio di fattibilità", dice Ciccio Auletta. In sintesi, le promesse populistiche sbandierate in campagna elettorale erano proprio solo promesse elettorali, che verranno verificate solo ora, attivando consulenze esterne, per di più a spese dei contribuenti. Anche se ad oggi non è stato fatto alcun passo operativo in questa direzione».
«L'eventuale consulenza richiesta all’advisor, proseguono da Diritti in Comune, servirebbe a calcolare solo il costo economico e non certo l'effettiva ricaduta in termini di miglioramento, o peggioramento, dei servizi per i cittadini e le cittadine, che è la cosa che a noi invece sta più a cuore: esattamente l’opposto dell'amministrazione Conti, che avanza l’idea di una fuoriuscita con Cascina dalla Societa della Salute, solo per affinità politica delle due giunte, senza alcun interesse o analisi sul come dare risposte ai bisogni. Nessuno vuole difendere l'attuale gestione della Società della Salute, talmente snaturata e depotenziata che risulta ben lontana dal garantire politiche integrate di salute e strumenti per affrontare le disuguaglianze e i sempre più complessi bisogni di salute dei cittadini anziani o disabili».
«Di certo sappiamo, però e siamo convinti che la gestione associata dei servizi socio-sanitari ha permesso una più ampia fruizione dei servizi stessi (pensiamo ad un ragazzo disabile, residente alla Fontina, nel Comune di San Giuliano, che fruisce del trasporto scolastico per frequentare un liceo a Pisa o a Cascina) ed una ottimizzazione del personale, continuano da Diritti in Comune.
«A questo proposito, concludono, ricordiamo al nostro Sindaco che delle dipendenti comunali a suo tempo comandate alla Società della Salute molte sono andate in pensione, altre sono state assegnate ad altri uffici. Con la drastica diminuzione del personale a seguito di pensionamenti e trasferimenti, con quale personale e con quali competenze penserebbe di gestire direttamente materie tanto complesse? Ancora una volta siamo di fronte ad una costosa ed inutile propaganda della giunta Conti, pagata dalla cittadinanza. Si provano a nascondere cosi i tagli ai servizi, le riduzioni delle prestazioni, i sovraccarichi sul personale e la mancanza di qualsiasi programmazione gettando fumo negli occhi della città con queste proposte che restano sulla carta perché chiaramente irrealizzabili».