Verruca chiusa al pubblico. Quale futuro per l’Occhio dei Pisani?

Cronaca
Vicopisano
Giovedì, 27 Febbraio 2025

Dopo l’acquisto di due terzi del monumento, è stata organizzata una partecipatissima assemblea pubblica. Svelati i termini dell’operazione immobiliare, restano incerti i prossimi passi della nuova proprietà

Martedì 25 febbraio, in una assemblea pubblica promossa da diverse associazioni del territorio, cui era stata invitata l’amministrazione comunale di Vicopisano, è stata fatta un po’ di luce sul prossimo futuro della Verruca: l’antica fortificazione della Repubblica di Pisa costruita sul Monte Pisano, da sempre meta di generazioni di residenti e turisti, per la sua storia, la sua posizione ed il bellissimo colpo d’occhio che può regalare sulla piana di Pisa e sulla valle dell’Arno.

Dallo scorso dicembre, infatti, la Rocca della Verruca, quella che ricade sul territorio vicarese (circa i due terzi del totale, l’altro terzo, proprietà della famiglia Conforti, è nel comune di Calci ndr), è passata di mano, al termine della compravendita tra la società immobiliare Olea di Empoli ed il suo nuovo proprietario, Nicola Gualerci. Il passaggio di proprietà, nel giro di pochi giorni, è costato la chiusura al pubblico del monumento, ora delimitato nella via d’accesso, da alcune recinzioni in ferro.

Al centro dell’assemblea pubblica promossa presso il Circolo L’Ortaccio di Vicopisano, sono state quindi messe sul tavolo tutte le perplessità, le domande e le preoccupazioni sorte all’indomani della vendita e della chiusura della Verruca: dalla sua futura fruibilità, al progetto di recupero pensato dalla nuova proprietà.

L’incontro pubblico, è stato anche l’occasione per conoscere più nel dettaglio l’operazione di compravendita tra Olea e Gualerci, che a quanto riferito dal sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci, dovrebbe essere costata circa 2mila euro. A fronte, ha poi specificato Ferrucci, di un possibile investimento milionario della nuova proprietà. Chiamata a mettere in sicurezza il monumento e quindi a chiuderne l’accesso, dalla Soprintendenza e da ragioni di responsabilità oggettiva.

Durante l’assemblea pubblica, partecipatissima e ricca di interventi da parte dei presenti, si è poi venuti a conoscenza della scelta del Comune di Vicopisano, circa la decisione di rinunciare al diritto di prelazione sul monumento. Una operazione – ha spiegato il sindaco di Vicopisano - che avrebbe permesso di rendere pubblico l’antico castello, ma che allo stesso tempo, non ne avrebbe evitata la chiusura (ormai inderogabile per motivi di sicurezza ndr).

“Abbiamo fatto moltissimo in questi anni – ha detto Matteo Ferrucci – ma in questo caso, non ce la siamo sentita. Il rischio era di comprare un bene per poi lasciarlo chiuso al pubblico a lungo, per mancanza dei fondi necessari alla sua messa in sicurezza. Abbiamo quindi deciso di rinunciare al diritto di prelazione. L’obiettivo principale è la piena fruibilità del monumento e in questo senso, una volta conosciuto il progetto di recupero della Verruca, lavoreremo con la proprietà per la stipula di una convenzione simile a quella già in uso per il complesso monumentale della Rocca di Vicopisano”.

Tante, tantissime le domande dal pubblico, tutte incentrate sulla possibilità o meno di tornare ad usufruire della Verruca. Diverse, anche, le critiche mosse alle scelte dell’amministrazione comunale, richiamata sul mancato esercizio della prelazione e sulla mancata comunicazione fatta intorno all’operazione immobiliare tra Olea e Nicola Gualerci. Operazione, va sottolineato, di cui non si conoscono ancora i prossimi passi, data l’assenza di un progetto di recupero da parte della nuova proprietà.

Matteo Ferrucci, comunque, ha rassicurato i presenti: “Questo è un progetto di recupero milionario – ha detto -. Il nostro obiettivo primario resta la fruibilità del monumento, ma la chiusura al pubblico era necessaria per motivi di sicurezza. La Verruca e tutta la proprietà è vincolata da almeno tre enti: Comune di Vicopisano, Soprintendenza e Comunità del Bosco. Dico questo – ha specificato il sindaco di Vicopisano – per rassicurare tutti. Lì non potranno essere costruite delle villette o altro”.

L’assemblea pubblica, tra i tanti punti trattati, ha richiesto un incontro pubblico con il nuovo proprietario, Nicola Gualerci. Incontro auspicato anche dall’amministrazione comunale e dalle associazioni presenti che in conclusione, puntano a diventare interlocutori diretti con la nuova proprietà, chiamata a maggiore trasparenza e alla condivisione dei progetti messi in cantiere per il ripristino delle condizioni di sicurezza del monumento e alla sua riapertura al pubblico.

 


Nelle ore successive all'incontro la lista Vicopisano del Cambiamento ha rilasciato un comunicato a firma del consigliere e capogruppo di minoranza, Roberto Orsolini.

La nebbia sulla vendita della Rocca della Verruca, parte Vicarese si sta diradando. Tristezza e delusione da parte di  molti, a cominciare del sottoscritto, per il mancato esercizio del diritto di prelazione, poche migliaia di euro, da parte del comune di Vicopisano. Il totale silenzio sulla decisione di non esercitare tale diritto, non coinvolgendo il consiglio comunale e la cittadinanza la dice lunga sulla considerazione reale, del confronto democratico, che ha la giunta Vicarese.

Certo l’acquisizione della Rocca sarebbe stata un’impresa di non poco conto per la sua messa in sicurezza, conservazione e valorizzazione. A mio modo di vedere, un amministratore, deve avere una visione anche un po’ utopica del proprio ruolo, sempre  tenendo i piedi ancorati al terreno, ma una visione che guardi anche a progetti ambiziosi e provarci.

Cosa si poteva tentare di fare? Una volta esercitato il diritto di prelazione da parte del comune di Vicopisano, i due comuni (c’è già una collaborazione su altre problematiche) sul cui territorio ricade la Verruca, Vicopisano e Calci, avrebbero dovuto innanzi tutto riunire in un’unica proprietà pubblica la Rocca, (oggi suddivisa tra due privati con quote al 75% e 25% circa). Da qui ricercare contributi pubblici, coinvolgere privati, come succede per il recupero di molti monumenti storici in altre località italiane e in minima parte è avvenuto anche  a Vicopisano.

La Rocca della Verruca dista, in linea d’aria forse meno di due km dallo stabilimento di imbottigliamento dell’acqua minerale di Uliveto…

Adesso questo percorso non è più possibile sperimentarlo. Occorre essere consapevoli che la fruizione della rocca come è avvenuta fino a oggi, nel bene e nel male, non sarà più possibile. Occorrerà collaborare con la nuova proprietà che ha già subito atti vandalici per le prime opere di messa in sicurezza del sito. L’interesse che l’acquirente ha mostrato per il nostro territorio va accolto con il massimo rispetto e può essere una spinta per tenere i nostri monti, al di là del bla bla bla, anche delle istituzioni, in condizioni migliori di quelle attuali.

 

carlo.palotti