Vertenza Biancoforno. Cgil: "Accordo con l'azienda non definitivo"

Politica
Calcinaia
Venerdì, 28 Febbraio 2025

Per il sindacato, a Fornacette, si deve tornare a trattare per la certezza degli orari di lavoro

Ha scritto la Flai Cgil.

Abbiamo appreso dalla stampa la notizia di un accordo sull'orario di lavoro alla Biancoforno, stipulato dalla Fai-Cisl che descriveva la nostra assenza come una forma di protesta per la sospensione di una lavoratrice iscritta alla Cgil. La Fai-Cisl afferma che per loro tutti i lavoratori al di là della tessera sono importanti.

Non eravamo seduti a quel tavolo non per mancanza di volontà. Ci siamo resi disponibili al confronto anche quando la segretaria della Flai fu ingiustamente denunciata.

Ma non potevamo sederci ad un tavolo di confronto con un’azienda che a nostro avviso stava tentando di limitare la nostra azione sindacale punendo chi cerca di difendere i colleghi e le colleghe, e ci sarebbe piaciuto che non lo facesse nessuno, ma così non è andata. Peccato, sarebbe stato un bell’atto di solidarietà.

Siamo contenti ovviamente che l’azienda abbia annullato quel provvedimento preso nei confronti della nostra delegata, e forse nelle verifiche che ha fatto nei 15 giorni di tempo che si è presa, ha capito che la nostra delegata non aveva fatto assolutamente niente per cui vedersi arrivare una sospensione cautelare e forse ha aiutato anche la solidarietà dei colleghi dimostrata con uno sciopero. Certo che alla Flai e alla delegata nessuno ha mai chiesto né spiegazioni, né giustificazioni.

Ieri avendo appreso dalle lavoratrici l’esistenza di un’assemblea sindacale convocata dalla Fai-Cisl  e dalla Felsa-Cisl abbiamo partecipato ad un produttivo incontro, nel quale sono state chiarite dinamiche per noi importanti

L’accordo è stato dichiarato dalla Fai-Cisl come non definitivo, tra i tanti interventi ci è rimasto stampato in mente quello di una lavoratrice madre che a causa dell’assenza degli orari di lavoro è stata costretta a privarsi per molti mesi degli affetti del proprio figlio.
Ha potuto spiegare perché l’accordo è per utilizzare un eufemismo insufficiente, valutazione che da sempre caratterizza la nostra posizione.

Ma riepiloghiamo i meccanismi proposti:

- inizio dell’attività lavorativa variabile con un messaggio su whatsapp inviato il giorno prima
- l’azienda può anticipare o posticipare di 4 ore l’entrata con un messaggio
- prevista l’autorizzazione ad estendere a 10 ore giornaliere la prestazione della giornata lavorativa nei casi in cui l’azienda per assenteismo ritenga necessario adottare tale opzione
- prevista l’autorizzazione a ridurre le 8 ore giornaliere senza preavviso e secondo le necessità aziendali

Ricordiamo che un giudice del lavoro la settimana scorsa, ha promulgato una sentenza che ha condannato l’azienda per la mancanza di orari definiti, riconoscendo un risarcimento economico al lavoratore che ha subito le condizioni che oggi si vorrebbe normare con un accordo aziendale.

L’assemblea è stata importante perché ci ha permesso di ascoltare quanto dichiarato dalla Fai-Cisl e dalla Felsea_Cisl : niente è definitivo, si tratta in realtà solo di una bozza di accordo. Noi rassicurati da queste dichiarazioni dei colleghi, che sommate alle dichiarazioni sulla stampa in cui la Fai-Cisl afferma che per loro tutti i lavoratori sono importanti, non possiamo che fattivamente credere a queste importanti dichiarazioni e renderci di conseguenza disponibili a riprendere le trattative.

Nell’accordo troviamo anche un capitolo sulla riassunzione dei contratti interinali cessati con la garanzia del mantenimento della anzianità lavorativa maturata, anche nel caso in cui l’azienda assuma alle proprie dipendenze direttamente il lavoratore.
Impegni importanti come quello di valutare la possibilità di riassumere attraverso i dipendenti in somministrazione con contratti scaduti  tra dicembre e febbraio, peccato non quelli cessati ad agosto, ma in effetti quelli riguardavano lavoratrici iscritte alla Cgil.

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redazione.cascinanotizie