"Viamentana c'è" la cena in strada nel centro di Cascina

Cronaca
Cascina
Martedì, 25 Giugno 2024

Da qualche anno si tiene, due volte all'anno, la cena organizzata tra i residenti di via Mentana, nel centro storico di Cascina, l'appuntamento è per il 27 giugno dalle ore 17:00

Una cena conviviale per rinsaldare i rapporti tra i vicini, tra la comunità che vive una parte del paese. E viene anche denominata la festa leggera in nome di San Sughero

Così si presentano come a voler dare un esempio che altre "piccole comunità" potrebbero emulare

Siamo tutti residenti in via Mentana e, durante il lockdown 2020, siamo diventati anche dei buoni vicini! Insieme, ci siamo dati coraggio e abbiamo ingannato la quarantena giocando a tombola dalle finestre, organizzando imbarazzanti karaoke e curandoci l’uno l’altro. Abbiamo prestato attenzione soprattutto agli anziani, i più fragili e i più soli e abbiamo coinvolto anche i bambini che si sono prestati al disegno e al canto. Ogni evento ha visto un crescendo nella soddisfazione dei partecipanti che hanno aderito sempre numerosi. I buoni risultati ci spingono a proseguire e migliorare questa esperienza. 

Come si partecipa alla "festa leggera" : con una tovaglia bianca percoprire la parte del tavolo e tutto il necessario per apparecchiare;
palloncini colorati percreare un'atmosfera leggera; la tua cena, va bene anche se non troppo leggera; candele per illuminare la vostra tavola; qualsiasi cosa che faccia pensare all'aria e alla leggerezza (nuvole, farfalle, aerei, palloncini, girandole..)

Ed ecco la storia di San Sughero

Nel 1969, la riforma del Concilio Vaticano II escluse molti santi dal calendario ma tra questi, ancora si ricordano Beata Ignoranza, inseguita sempre da sua sorella Santa Pazienza e San Sughero, un pellegrino che le salvò da un’eterna ed inutile disperazione.
 Si narra che un giorno, Ignoranza (non ancora beata) avesse perso sua sorella Pazienza e che non sapesse dove cercarla perché non sapeva dove e quando l’avesse persa.
 Ormai esausta e scoraggiata, cercò conforto nella pieve di “Nostra Signora dei miracoli inutili”. Lì, pregò dandosi la colpa di aver fatto scappare Pazienza.
 Immaginò anche che qualcuno avesse potuto abusare di lei.  Piangeva perché, si sa, “la legge non ammette Ignoranza” (figuriamoci il
paradiso!) e che la sua condanna sarebbe stata affliggere l’universo mondo con domande sciocche, che non avrebbero meritato risposta. Essendo la Beata Ignoranza, il suo timore era realmente fondato!

Nel suo intimo delirio, Ignoranza non notò subito Sughero (diventerà santo di lì a poco) che, incuriosito da tanta disperazione, la stava guardando dal basso verso l’alto (anche perché era molto basso, un tappo insomma!).
 L’uomo le si avvicinò e le disse: “Non devi temere di fare domande sciocche, perché sono proprio quelle che ci portano alla scoperta di nuove verità. Sei un'ignoranza beata, hai la capacità di trasformare la mancanza di conoscenza in un dono. Insieme, troveremo Pazienza.”.
 Ignoranza fu sollevata dalle sagge parole di Sugherò e lo ringraziò.  Con i modi leggeri di Sughero e le domande candide di Ignoranza,
Pazienza fu ritrovata. Da quel giorno, si festeggia San Sughero che aveva insegnato ad Ignoranza a non aver paura di chiedere per conoscere e a Pazienza a non scappare.
 Questa storia sia d’ispirazione a chi ancora deve imparare e a chi qualcosa può ancora insegnare.

 

(nella foto la cena della passata edizione)
 

 

redazione.cascinanotizie