Vicopisano, blitz dei Carabinieri contro lo spaccio in una villa
I Carabinieri di Cascina teneva d'occhio, ormai da diverse settimane, due albanesi , uficialmente senza fissa dimora e senza un lavoro stabile, che frequentavano una villa in località Noce, vicino a Lugnano di Vicopisano, di proprietà di un'altra persona.residente all'estero. I vari pedinamenti ed appostamenti hanno portato i Carabinieri a ipotizzare possibili traffici illeciti dei due.
Sulla base di queste conclusione, alle 4 del mattino dell'11 luglio, la Compagnia di Pontedera con il supporto della Stazione di Cascina, hanno fatto scattare il blitz. 30 i carabinieri coinvolti provenienti dalle Stazioni di san Giovanni alla Vena, Buti, Casciana Terme, del Nucleo Operativo e Radiomobile e con l'ausilio di cinofili di San Rossore.
Sicuri della presenza dei due albanesi, di 32 e 27 anni, hanno circondato la villa e fatto irruzione.
Una approfondita perquisizione ha portato alla luce:
- kg. 3 (tre) circa di marijuana, suddivisi in tre sacchi di vario peso, nr.151 piantine pronte per l’interramento e diverse centinaia di semi di analoga sostanza;
- panetto di circa grammi 100 (cento) di hashish;
- bilancia digitale e materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente;
- pistola marca beretta cal. 6.35, completa di caricatore e cinque cartucce di pari calibro, rinvenuta sulla persona del più anziano dei due, risultata provento di furto in abitazione commesso il 23 dicembre 2017 a Brugnato (SP);
- motociclo Honda SH 125, risultato provento di furto commesso a Livorno il 30 giugno 2018;
- numerosi altri oggetti di probabile provenienza furtiva, tra cui caschi da motociclista, materiale informatico e attrezzi da lavoro, sui quali sono in corso accertamenti ulteriori.
Terminata l'operazione i due albanesi sono stati arrestati e condotti al carcere Don Bosco di Pisa e dovranno rispondere dei reati di ricettazione, coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma da sparo.Al termine dell’operazione i due albanesi venivano dichiarati in arresto e successivamente tradotti presso la Casa Circondariale di Pisa, dovendo rispondere dei reati di ricettazione, coltivazione, produzione e detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma comune di sparo.