Vicopisano, nessuno vuole il seggio del M5S
Ecco la lettera di saluto e le motivazioni delle dimissioni del consigliere comunale Massimo D'Andrea
Questa mattina avevamo riportato la notizia delle dimissioni del consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Massimo D'Andrea, dimissioni, cui molto più che probabilmente, non seguirà l'insediamento di un nuovo rappresentante pentastellato.
A Vicopisano, infatti, si è concretizzato il difficile momento attraversato dal Movimento Cinque Stelle a livello locale, regionale e nazionale.
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Qua di seguito la lettera integrale di Massimo D'Andrea
Buongiorno a tutti e tutte,
a seguito delle mie dimissioni da Consigliere Comunale a Vicopisano, mi sono giunte molte richieste di chiarimento di spiegazione, che ho prontamente fornito a tutti i colleghi che siedono in Consiglio Comunale.
Non ho potuto raggiungere un pubblico più ampio, che merita allo stesso modo e con la stessa chiarezza le dovute spiegazioni, lo faccio qui.
Chi mi ha seguito nella mia attività politica, avrà capito bene che da diverso tempo non sono più in linea con le scelte politiche del mio Movimento 5 Stelle, il quale ha subito una trasformazione profonda nell’esercizio di Governo.
Il M5S è nato come forza trasversale, movimentista, quindi fuori dagli schemi classici della politica partitica tradizionale, potremmo definirlo un “esperimento politico” dei nostri tempi, che ha tentato di dare di stimolare nuove risposte, viste le condizioni in cui versa il nostro Paese da troppo tempo.
Il M5S è stato un fenomeno dirompente nel mondo politico italiano, e visto che si è alimentato di tecnologia per poter crescere, non è assurdo definirlo un “elettroshock” che ha letteralmente stordito tutta la politica che eravamo abituati a conoscere.
Fin qui tutto bene, perchè si è voluto pensare quello che poi è accaduto, cioè che la politica “tradizionale” fosse costretta ad una riorganizzazione in qualcosa di più serio e colto, per poi riprendere per mano il Paese, cosa che il M5S ha sempre auspicato (si ricorderà che si parlava di Movimento provvisorio o di emergenza).
Il M5S non era stato concepito e strutturato per governare il Paese, era nato per ripristinare l’etica politica e spingere i politici ad attuare politiche che dessero risposte ai grandi mutamenti ambientali ed economici che sono in atto da diversi decenni.
il M5S era un induttore culturale, nel quale la grande partecipazione civile dei cittadini, aveva creato una grande massa critica, capace di esercitare una notevole pressione sulle scelte politiche e quindi sulla qualità dei nostri politici o classe dirigente se volete.
Poi tutto è cambiato, abbiamo scelto di andare al Governo ed è iniziata una fusione nucleare che ci ha impoverito come barre di uranio, con la triste constatazione che l’energia che fornivamo, non serviva a ridisegnare la forma e la qualità politica, ma a riattivare un processoo di restauazione ante M5S.
In molti, compreso me, hanno perso il senso di orientamento politico in tutto questo, ed in tanti la propria passione civile nel sentirsi parte di un cambiamento importante per il nostro Paese, dove la colpa dei vertici del M5S, è stata quella di non ascoltare il suo popolo.
Non entro nemmeno nel merito della politica fattuale del M5S & Soci, perchè l’errore di metodo è stato così marchiano, che il merito è solo una logica e banale conseguenza.
Le mie dimissioni politiche sono la logica conseguenza di quello che ha sempre detto il M5S , se sei stato eletto con il M5S e non ti riconosci più nel Movimento, ti dimetti, e trovo che sia un ragionamento logico, anche se non è stato lo stesso ragionamento di chi ha voluto cambiare il M5S in barba a tutti gli altri.
Venendo a Vicopisano, sono ovviamente dispiaciuto di essere uscito dal Consiglio, perché come ho sempre detto, non mi ero impegnato in politica per fare la rivoluzione o peggio per alimentare il mio ego.
L’ho fatto per impegno civile, finalizzato a voler dare nel mio Comune, un contributo fattuale basato sulle mie conoscenze ed esperienze, aderendo al M5S come forma ideale sui solidi principi che lo sotenevano.
La politica locale, è ben diversa da quella nazionale, perché nessuno vuole un “marchio politico” e nessuno si presenta (come ha sempre fatto il M5S fino ad un certo punto), da solo.
Lo sanno bene gli altri schieramenti politici che si sono presentati a Vicopisano alle ultime elezioni, trincerandosi dietro una “lista civica” senza nemmeno esporre i simboli dei partiti che hanno sempre militato e continuano a militare.
È una tattica vincente e sicura, dove si è liberi da qualsiasi riferimento nazionale quando perdente, e condiviso quando vincente, dove si può essere ”uno e trino” in nome del bene del nostro Comune, politicamente “un’araba fenice”.
Per me non è stato così, io sono stato eletto con il Movimento 5 Stelle, se non mi piace a Roma, non mi piace neanche a Vicopisano.
Per il fatto che come sembra, non vi sarà una surroga per prendere il mio posto, non ho molto da dire, posso solo pensare che anche altri (che non ho voluto influenzare), hanno perso entusiasmo in questa particolarissima fase politica.
In questo momento non so se dedicherò ancora tempo alla politica locale, magari facendo nascere un nuovo soggetto politico, più lontano da questioni nazionali e più vicino alle questioni del nostro territorio, credo ci aspettino tempi molto complicati, che si aggiungono ad un pregresso negativo che ristagna da oltre un decennio.
Infine, non ho facebook, ma qualcuno a cui piace darmi del sale, ha voluto girarmi qualche post che gira in questi giorni su questa vicissitudine...
Il livello di argomentazione è talmente basso che sarebbe facilmente inquadrabile in persone che hanno più di qualche disordine concettuale, gente che parla in casa d’altri senza conoscere niente, tipico di chi non è ascoltato nemmeno a casa sua.
Un grande saluto a tutti i Cittadini di Vicopisano, che spero possano comprendere la mia posizione.
Massimo D’Andrea