Vicopisano, polemiche e perplessità per i nuovi giardini fioriti in plastica riciclata installati davanti alle isole ecologiche
Dopo venti giorni dalla loro messa in posa, le barriere in plastica riciclata rappresentanti dei giardini in fiore installate dal Comune di Vicopisano in prossimità delle isole ecologiche del centro urbano, continuano a creare polemiche.
L'idea, innovativa e di sicuro interesse, allo stesso tempo, ha scatenato non poche perplessità.
Tra i problemi maggiori riscontrati dai cittadini, l'accumulo di immondizia (soprattutto in piazza Cavalca) e una non corretta gestione dei turni di ritiro del materiale conferito da parte di Geofor.
L'accumulo dell'immondizia, in presenza anche di residui organici, se non ben gestita, nei periodi caldi può diventare ricettacolo di insetti e animali selvatici a caccia di cibo.
Oltre a questo, per alcuni la postazione di Piazza Cavalca è stata mal posizioata (al posto di due posti auto essenziali per chi vuole comprare in centro) e a conti fatti, risulta anche poco utile dal punto di vista del decoro pubblico.
Durante il sopralluogo di questa mattina, abbiamo anche riscontrato un uso disomogeneo delle nuove postazioni installate per il conferimento degli esercizi pubblici.
Tranne la postazione di piazza Cavalca, forse anche sovrautilizzata, le altre due postazioni (fontanello di via Lante, Pieve di Santa Maria) non sembrano essere a regime.
I giardini fioriti installati sul territorio (Piazza Cavalca, ex scuola elementare, Pieve di Santa Maria e nel parcheggio in fondo a via Lante), nati da un'idea del vicesindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci e dell'assessora Catia Cavallini, sono stati progettati dall’architetto vicarese Duccio Scarpetti.
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