Vicopisano sconvolto dal furto del turibolo d’argento
L’appello ai ladri di don Tadeusz Dobrowolski: “Riportatelo indietro”
Momenti di ansia e grande sconforto a Vicopisano, dove da poche ore, il paese è stato sconvolto dalla notizia del furto del turibolo in argento in uso presso la Pieve di Santa Maria.
L’oggetto, dal grande valore religioso, oltre che affettivo ed economico, è catalogato tra quelli appartenenti al patrimonio storico della Chiesa.
Il turibolo, prodotto “in ambito fiorentino” dalla Bottega Guadagni, è databile tra il 1825 e il 1849 e sul mercato nero degli oggetti religiosi trafugati, può essere valutato, ad una prima stima, tra i 700 e i 2.000 euro.
Le ultime notizie certe sul turibolo in argento massiccio di Vicopisano, sono riferite a domenica 23 novembre, quando era stato utilizzato durante le liturgie. Oggi, domenica 8 dicembre, invece, la triste scoperta e l’appello lanciato don Tadeusz Dobrowolski, dal 2003 alla guida della comunità cattolica vicarese.
“Chiedo a chi lo avesse preso – dice - di riportare indietro il nostro turibolo. Un oggetto cui siamo molto legati e che personalmente, utilizzo per le funzioni religiose da una ventina di anni”.
Nelle prossime ore, appena possibile, il fatto sarà denunciato ufficialmente.
“Ci siamo accorti del furto solo oggi – conclude don Tadeusz Dobrowolski – all’incirca all’ora della funzione del mattino. Qua passano tantissime persone e la nostra chiesa, spesso, è aperta, pronta a ricevere i fedeli. Domani o al più tardi martedì, andrò a denunciare il furto del turibolo. Ci tengo ad informare la nostra comunità e a rendere pubblico il fatto, anche per rendere meno semplice la sua vendita sul mercato nero degli oggetti di Chiesa”.
Cosa è un Turibolo (da wikipedia)
Il turibolo (dal latino turibulum), detto anche incensiere, è il vaso, spesso in metallo, dove viene bruciato incenso in grani o altre essenze profumate durante una funzione religiosa.