Vino annacquato e adulterato, maxi frode a Pisa

Cronaca
PISA e Provincia
Mercoledì, 14 Ottobre 2020

Colpo della Guardia di Finanza che scopre con l'aiuto dell'lCQRF 50.000 litri di vino contraffatto destinato al mercato estero

Numeri da capogiro per uuna frode che aveva come prime vittime i Paesi dell’Europa del Nord. Vino adulterato da zucchero di barbabietola e acqua che avrebbero fruttato oltre 100.000 euro. Sono 50.000 i litri di vino rosso sequestrati nei giorni scorsi dagli ispettori dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari di Pisa e dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Pisa durante una attività di polizia giudiziaria a tutela delle frodi nel settore agroalimentare.

L’operazione prese il via nel 2018 a seguito di specifici controlli avviati proprio dagli ispettori dell’ICQRF di Pisa nei confronti di una azienda imbottigliatrice situata in provincia. Le indagini si erano orientate da subito sulla qualità del vino sia imbottigliato che sfuso. Grazie a complesse analisi di laboratorio è così emersa la frode, una partita di prodotto era ingatti risultata essere annacquata e adulterata con l’aggiunta di sostanze vietate dai disciplinari, come lo zucchero di barbabietola, sofisticazioni che on risultano dannose per la salute, ma vanno a costituire una frode, oltre che una concorrenza sleale nei riguardi degli operatori settore che lavorano secondo regole e protocolli.

Fondamentale la collaborazione tra la Guardia di Finanza e lCQRF,  una sinergia che ha portato recentemente i vertici delle due istituzioni alla stipula di un protocollo d’intesa con l’intento di incrementare le misure di tutela del comparto agroalimentare contrastando le frodi in danno del bilancio dell’Unione Europea, la contraffazione dei marchi industriali, nonché degli altri illeciti economico-finanziari.

redazione.cascinanotizie