Violenza e maltrattamenti sulle figlie di 19 e 21 anni per venderle in matrimonio. Arrestato 47enne
A Pisa il primo caso in Italia di Codice Rosso, il nuovo reato che prevede l'arresto per chi vende i propri figli in matrimonio. Figlie segregate a pane e acqua e maltrattate per costringerle a lasciare i fidanzati e a sposare i cugini. La più grande aveva ceduto ed era stata comprata per circa 12 mila euro
La Polizia di Pisa lo ha arrestato all'alba di venerdì 20 settembre, per avere sequestrato e venduto una figlia di 21 anni in sposa ad un proprio parente.
In manette un bosniaco 47enne di etnia rom, residente nel campo di Coltano (anche se la Procura non ha voluto specificare ufficialmente in quale campo si siano verificati i fatti).
Il caso, oltre ad evidenziare gli episodi di violenza e maltrattamento (tutti avvenuti in ambito familiare), del padre verso le figlie di 19 e 21 anni, diventa anche il primo ascrivibile in Italia al nuovo reato (588 bis) in materia di "violenza e minaccia posta in essere" per contrarre matrimoni.
La vicenda, iniziata ad agosto 2019, con la denuncia di sequestro di persona sporta al 113 dal padre padrone, in prima battuta si era indirizzata verso due uomini di nazionalità rumena, additati dal padre delle due ragazze di 19 e 21 anni al centro delle indagini, come gli autori del sequestro.
La denuncia fornita dal padre-padrone, però, non aveva convinto la Procura di Pisa, che in parallelo, insieme alla ricerca delle due ragazze, aveva stabilito indagini ad ampio raggio anche nei confronti del padre, apparso contraddittorio.
Lo sviluppo delle indagini, durate poco più di un mese, hanno poi dimostrato tutt'altro rispetto alla denuncia iniziale.
Le due figlie, infatti, erano sì scomparse, ma per sfuggire al proprio padre, decisosi a venderle in matrimonio, entrambe, a due cugini di nazionalità bosniaca (di età simile alle due ragazze).
Le due ragazze di 19 e 21 anni, già fidanzate con due ragazzi rumeni, invece di sottostare alla volontà del padre, avevano quindi fatto perdere le proprie tracce, trovando rifugio lontano dalla Toscana, in una regione del Nord d'Italia.
Le indagini, come detto, erano andate avanti in parallelo e proprio da delle intercettazioni telefoniche, è poi arrivata la svolta che ha portato all'arresto del padre-padrone.
L'uomo, nel tentativo di convincere le due figlie a rientrare a casa, le aveva minacciate, riuscendo a convincerne una (la più grande) che appena arrivata a Pisa, era stata venduta a uno dei due cugini per una somma di circa 10-13 mila euro, al termine di un banchetto-rituale (filmato dalla Polizia di stato e linkato più in basso).
Poi la decisione della Procura di Pisa guidata dal procuratore capo Alessandro Crini d'intervenire con l'arresto del bosniaco 47enne, avallata dal giudice.
All'uomo sono stati contestati i reati di violenza, maltrattamenti e sequestro di persona (anche su minore, poiché una delle figlie all'epoca di fatti precedenti era sicuramente minorenne). Violenza e maltrattamenti che erano stati la soluzione scelta dal padre-padrone, per convincere le due figlie a non frequentare i loro fidanzati, fino alla decisione di rinchiuderle all'interno di una roulotte per evitarne la fuga, costrette a vivere a pane acqua.
In più, al padre-padrone è contestato anche il reato di calugna, poiché al momento della denuncia di scomparsa delle due figlie, aveva denunciato come sequestratori i due fidanzati ufficiali delle figlie, entrambi rumeni (e risultati estranei alla vicenda).
All'uomo sarà poi contestato anche il reato di falso, poiché nei giorni concitati delle prime denunce, aveva riferito alla polizia, del sequestro di una terza figlia, di otto anni, poi, invece, ritrovata dagli inquirenti nascosta all'interno del campo rom dove viveva la famiglia.
Esclusa al momento da possibili reati la madre delle due ragazze, la Procura della Repubblica di Pisa, non esclude che in futuro, posano essere ascritti reati a persone al momento rimaste fuori dalle indagini.
► Violenza sulle figlie, in manette un uomo di 47 anni (video)
Il Procuratore capo di Pisa Alessandro Crini
Il video della vendita in matrimonio