A volte ritornano, parte seconda
La scorsa settimana abbiamo scritto del clamoroso ritorno nel mondo del calcio di Fabio Petroni e delle sue società con sede a Londra al 123 di Buckingham Palace Road (leggi qui), oggi invece è la volta di un imprenditore che ha tentato ben 17 anni fa di acquistare il Pisa dalla coppia Gerbi-Posarelli, ma che mai andò oltre una fugace conferenza stampa nella sala VIP dell’aeroporto Galilei (vedi foto).
Parliamo di Francesco Agnello che alla fine del 2001 si presentò con Ferruccio Mariani per cercare di rilevare le quote della società nerazzurra, griffata Pisa Calcio. La trattativa fallì, al tempo si ragionava in lire, e l’imprenditore campano a La Nazione confessò di aver offerto 2 miliardi e mezzo, mentre per Gerbi e Posarelli il Pisa ne valeva almeno 6, ma con la disponibilità a scendere fino a 5 per agevolare la cessione.
Agnello chiuse la conferenza stampa lanciando strali: “Ho detto loro che sono in una situazione di agonia, senza programmi a lungo termine”, affermando di voler comunque entrare nel mondo del calcio. Il Pisa poi venne ceduto a Maurizio Mian, Agnello invece ad entrare nel calcio ci ha provato in ogni modo: Torino, Casertana, Foggia, fino ad arrivare ad essere patron della Sambenedettese per 48 ore, il tempo che Gaucci riprendesse le quote cedute due giorni prima. Insomma un palmares di tentativi andati a vuoto da fare invidia a Pablo Dana, ma che potrebbe interrompersi a breve. Francesco Agnello in queste ore viene infatti dato in procinto di acquistare il Trapani messo in vendita dal comandante Vittorio Morace.
Se son rose fioriranno, l’augurio per il calcio di terza serie, è che resti in carica un tempo maggiore rispetto all’ultima esperienza a San Benedetto del Tronto. Resta la perplessità su certi personaggi che ciclicamente si presentano a volteggiare su società in crisi, ma questo è un problema che dovrebbe risolvere la FIGC riservandosi il diritto di non gradire certe operazioni che coinvolgono imprenditori, per così dire, tristemente noti.