"Zero euro per il Monte Pisano, lo vengano a spiegare ai cittadini" lo sfogo del Sindaco di Calci

Cronaca
Calci
Giovedì, 8 Novembre 2018

La risposta è giunta: negativo. Così il Capo del Dipartimento dellla Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri sul riconoscimento dello stato di emergenza nazionale per il Monte Pisano.

Rabbia, sconcerto, ma anche una risposta prevista da chi governa il territorio, vale a dire i Sindaci di Calci e Vicopisano. Nella lunga ed accorata intervista che Massimiliano Ghimenti ha rilasciato all'emittente Punto Radio una sola parola emerge dirompente "Vergogna" per chi aveva promesso e non ha mantenuto quanto detto nei giorni successivi all'incendio. Un'intervista che vogliamo riportare integralmente senza le classiche interruzioni delle domande, così come un fiume in piena che però non si sottrae ai suoi doveri di primo cittadino, soprattutto in questi momenti di forte difficcoltà

La risposta negativa diciamo era temuta, perché il tempo stava passando e notizie rassicuranti non arrivavano. Per questo avevamo anche alzato il tono per spronarli a non abbandonarci, a non abbandonare questo territorio. Purtroppo si gioca con le parole, si dice che non è vero che non stanno facendo niente, che stanno lavorando che il Ministero dell’Agricoltura sta lavorando con la Regione Toscana per attivare i fondi europei per l’agricoltura.

Risulta che a questo si lavori, ma non c’è ancora nulla di ufficiale, al di là di alcune modalità da parte del Ministro Centinaio che mi ha risposto in una maniera abbastanza vergognosa sul profilo della Sindaca Ceccardi. Ma ora non mi interessa fare polemica politica. Mi auguro però che dal lavorare si passi a dare risposte vere a chi ha avuto danni agricoli, il problema è che questo non ha a che vedere con chi ha visto bruciare la propria casa e con i lavori di messa in sicurezza e le infrastrutture danneggiate. Questo non potrà avvenire se non viene riconosciuto lo stato di emergenza nazionale. Ed è quella che il Capo del Dipartimento della protezione Civile che dipende dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ha negato. Quindi zero euro, zero misure straordinarie da parte del Governo nazionale per aiutare questo territorio  dopo l’incendio.

Adesso rischiamo molto con un territorio fragile, su metà della vallata del Monte Pisano per un totale di circa 1400 ettari rischiamo che scendano acqua e fango, una valle abitata, il Monte Pisano è abitato da tutte le parti e quindi può scaricare a valle mettendo a rischio tutto quello che sta sotto, questo è il rischio che sta sopra le nostre teste.

Non abbiamo avuto vere motivazione che giustifichino il parere negativo. Secondo il Capo del Dipartimento della Protezione civile, valutate le carte, quindi non venendo a vedere il territorio, non ci sono gli elementi per riconoscere lo stato di emergenza nazionale che corrisponde al livello C (A è locale, B è regionale). La risposta ufficiale dice che i danni sono relativi e questo non è vero e poi dice che le case sono state lambite. OOhhhh sono state distrutte, quattro completamente bruciate, sette inagibili,ma di cosa stiamo parlando. Cosa si dice a queste persone, arrangiati? persone che erano anche presidio del territorio. Ma di cosa si parla.

Il mancato riconoscimento non è soltanto il fatto delle risorse è anche il fatto delle procedure e delle norme straordinarie che permetterebbero interventi del pubblico nei confronti dei danni subiti dal privato. Ad esempio in un sisma quando le case private crollano le macerie da smaltire lo fa il pubblico e non il privato, questo perché c’è la dichiarazione di stato di emergenza nazionale. Se non c’è il riconoscimento anche se avessimo i soldi non potremmo comunque aiutare i privati.  Dicono che è sempre così, a me non me nefrega niente, sono il Sindaco di Calci ed ho una comunità danneggiata. A me non me ne frega nulla dei colori politici di regione o governo nazionale, a me interessa esclusivamente questo territorio , cosa possiamo fare per non lasciarlo solo  e per non dare un messaggio che chi abita in certe zone si deve arrangiare. A me interessa riconoscere i meriti a chi ce li ha e per adesso posso soltanto dire che il Governo non ha, ad oggi, fatto nulla. Per le case non c’è un euro, per la messa in sicurezza non c’è un euro e sino ad ora per le aziende agricole ancora niente.

Invece di fare polemiche e invece di condividere i post del Minstro Centinaiao i referenti locali del governo il prossimo anno dovranno spiegare cosa hanno fatto per i cittadini del Monte Pisano. Se il Governo tira fuori anche un euro il Sindaco di calci gli renderà merito, ma se non lo hanno fatto c i sarà la mannaia della critica politica verso tutti coloro che non hanno fatto nulla, saranno portati alla gogna mediatica oppure saranno ringraziati pubblicamente se fanno qualcosa, ripeto di qualsiasi colore politico siano.

Adesso sicuramente ci coordineremo con coloro che sono stati più colpiti, coloro che hanno perso la casa e decideremo cosa fare.  Poi ci coordineremo anche con il Comune di Vicopisano per le azioni che potremmo mettere in campo. Parallelamente cercheremo di aumentare gli sforzi che possiamo attuare, in primo nella raccolta fondi per coloro che hanno avuto  danni.  Cercherò di esserci assieme alla Giunta per coordinare tutte le raccolte e tutto sarà destinato a chi ha perso la casa che ad ora non ha un euro.

In tanti ci hanno dato la loro solidarietà, ci chiedono di non mollare, in tanti hanno fatto sentire la loro vicinanza e la rabbia che la risposta negativa ha generato in tutta la comunità.

Anche le firme per il Monte Pisano come “Luogo del cuore” del FAI sono importanti, far vedere che la comunità locale tiene a questo territorio ci permette di tenere alta l’attenzione.

luca.doni