Zona retrocessione per le scuole del Comune di Cascina
Chi è l’incompetente?
Si cerca sempre il pelo nell’uovo o il pelo c’è veramente? Credo ci sia.
Sul Piano triennale della Regione Toscana 2018-2020 riguardante i finanziamenti destinati alle scuole pubbliche ci sono solo alcune certezze.
La prima ci tocca da vicino, per un nostro errore abbiamo utilizzato un decreto Dirigenziale della Regione poi corretto dallo stesso ente che aveva sbagliato a comunicare i dati. Su quel documento ci eravamo basati per pubblicare un articolo però con cifre completamente sbagliate.
La realtà è proprio un’altra.
L’elenco dei progetti ammessi ai finanziamenti è una vera e propria classifica. Chi arriva prima meglio alloggia, vale a dire avrà la quasi certezza di poter realizzare il progetto presentato per la propria scuola.
Si andrà a scalare sulla base degli stanziamenti disponibili ogni anno. Cascina, se andrà bene, forse vedrà arrivare i soldi per le scuole tra non meno di tre anni.
Su 514 progetti presentati in tutta la Toscana Cascina è giunta alla posizione 437 per la Primaria Pascoli, al 445 per la Primaria Galilei, al 447 per la Don Gnocchi, al 449 per la Ciari, al 450 per quella di San prospero e al 452 per la San Francesco.
I migliori in cima alla classifica, i peggiori in fondo, è una certezza.
In pratica sempre esimo, in fondo alla classifica, con la speranza che qualche briciola sia ancora disponibile, quando invece, ad esempio il Comune di Calcinaia avrà sicuramente i soldi necessari per la messa in sicurezza delle sue scuole visto che è giunto al 4 (quarto) posto per la sua scuola primaria dell’nfanzia e alla posizione n. 27 per la palestra M.L. King.
Anche Vicopisano ha fatto meglio classificandosi al posto n. 123 per la sua primaria Don Milani.
Solo San Giuliano Terme (che ha poco più della metà degli abitanti di Cascina) si è classificato al posto n. 458 per un solo progetto presentato inerente la Primaria di Metato.
Cascina, vogliamo ricordarlo, aveva anche “rinnovato” il settore Lavori Pubblici con l’arrivo di un Ingegnere, oggi Assessore a Pisa e quindi in aspettativa e con un nuovo Responsabile della Macrostruttura. Ricordiamo che furono accolti come i “salvatori della patria”, coloro che avrebbero dato una marcia in più al Comune.
Ad oggi Cascina non è riuscita ad avere finanziamenti su praticamente quasi nulla, nessun progetto a lungo termine, di ampio respiro che dia un’impronta vera al territorio che lo proietti verso il futuro.
Cosa che invece è accaduta, ad esempio, con il compianto Carlo Cacciamano, il Sindaco che in piena crisi di identità della propria comunità, ormai praticamente orfana della sua caratteristica dominante, la lavorazione del legno, il mobile, dette una spinta per ridisegnare il volto identitario del suo Comune. Con anche errori, come quello di dare via libera alla costruzione infinita delle famose “villette a schiera”.Ricordiamolo che Virgo si realizzò, praticamente, con il suo mandato.
O anche col vituperato Sindaco Antonelli, capace di intercettare finanziamenti con cui è stata inaugurata una nuova scuola e ne sarebbe stata fatta un'altra se si fosse proseguito con il progetto INAIL (cosa che ha fatto il Comune di Calci).
Oggi da che parte andiamo? Non si sa, sentiamo giornalmente enunciare slogan, ma la vita dei cittadini attende ben altro, avere un’idea del futuro del proprio territorio, perché senza una visione del futuro non si va da nessuna parte.