Aule mancanti e strutture fatiscenti ma dal Comune di Cascina tutto tace

Cronaca
Cascina
Martedì, 5 Giugno 2018

Soffitti con infiltrazioni d’acqua, muffa, infissi vetusti e rotti, allarmi anti intrusione fuori uso, pavimenti sconnessi, recinzioni in rete di ferro pericolose, cancelli pericolanti, laboratori inagibili o inesistenti, mancanza di aule per la didattica e l’elenco è molto più lungo, difficile da sintetizzare in un semplice articolo di giornale.

Stiamo parlando di una istituzione, tra le più importanti e “chiacchierate”, la scuola, quella dei nostri bambini, dei nostri ragazzi: delle scuole dell’infanzia, delle primarie.

Siamo a Cascina e da pochi giorni è stato pubblicato, sulla pagina web dell’istituto Comprensivo “G. Falcone”, un lungo, preciso e dettagliato dossier che riassume tutte “segnalazioni di difficoltà nella quotidiana fruizione dei fabbricati scolastici” che “da anni e anni segnalate dall’Istituto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale”.

Un dossier che l’istituto ha inviato lo scorso 6 marzo proprio al Comune di Cascina per avere risposte concrete sulla programmazione degli interventi previsti dalla stessa Amministrazione Comunale. Si chiedeva di dare un segnale in tal senso nell’arco di trenta giorni. Risposta non pervenuta. Allora l’Istituto ha nuovamente sollecitato la Giunta Comunale con un nuovo invio in data 24 aprile.  Risposta non pervenuta.

Lo scorso 4 giugno il Consiglio di istituto si è riunito e ha deciso di rendere pubblico il dossier in modo che tutti i soggetti interessati (docenti, personale ATA, genitori) ne venissero a conoscenza. Sembra di trovarci di fronte a edifici colpiti da eventi naturali catastrofici o dopo una battaglia.

Non è possibile riportare l’elenco completo degli interventi di manutenzione presenti nel dossier. Inoltre c’è ancora in piedi la questione della mancanza di aule, ben due riguardanti il “G. Falcone”. Una anche all’istituto Comprensivo “De Andrè” di San Frediano. Ad oggi, giugno 2018, non c’è una soluzione definitiva ma idee tampone, per altro suggerite dagli stessi Dirigenti Scolastici. Per il “G. Falcone”, in vista dell’anno scolastico 2018/2019, si assisterà ad un valzer di aule spostate, laboratori trasferiti e segreterie arrangiate, in modo da recuperare le aule, una di queste, finalmente, andrà a disposizione di alunne ed alunni con varie forme di disabilità che necessitano di spazi propri in alcuni momenti dell’orario scolastico.

Ma torniamo agli interventi necessari. Un elenco che è stato stilato dalle persone preposte per ogni singolo plesso, dai coordinatori, dal RSPP, dall’Architetto Massimiliano Boschi, dagli stessi docenti e dal personale ATA.

Si va dalle infiltrazioni d’acqua alla manutenzione della struttura in legno dell’aula laboratorio, al crollo di parte del soffitto dell’aula laboratorio della Scuola dell’infanzia “Il Panda” che ha in dotazione anche sedie pericolose nella mensa mai sostituite ed un cancello di accesso che rischia di crollare per il precario ancoraggio (rischi che cada al passaggio degli stessi bambini). Ma è solo un elenco parziale come quello della Scuola primaria “G. Galilei” con infissi in pessimo stato da cui si infiltra acqua e un impianto di allarme antincendio non funzionante, senza dimenticare la recinzione in rete in parte rotta con ferri sporgenti e pericolosi ed un’area esterna con vistose buche che rendono difficile l’accesso alla scuola, soprattutto nei giorni di pioggia. Ed è proprio al “G. Galilei” che mancano le due aule.

La scuola primaria “B. Ciari” non è da meno con ampie infiltrazioni dal soffitto del refettorio, un impianto antincendio con un naspo  fuori uso e la solita recinzione in alcune parti rotta con ferri sporgenti, per non tralasciare il fatto che il muro esterno vede la presenza di ampie fessure con penetrazione d’acqua ed un pavimento interno che si allaga spesso.

Alla scuola primaria “S. G. Bosco” intonaci pericolanti, gronde con elementi lignei instabili, possibili cadute di intonaco e calcinacci, le solite macchie di umidità, un’aula multimediale non sicura e chiusa dal novembre 2016 e l’ascensore fuori uso, senza tralasciare la mancanza di una palestra e di un’aula per attività alternative.

In chiusura la scuola secondaria di primo grado “G. Pascoli” con tratti di calcestruzzo pericolanti, tegole rotte, persiane fatiscenti e un bel quantitativo di guamo sui percorsi pedonali di accesso dei bambini ed infine un bel cancello automatico non in regola con le normative in quanto privo di dispositivo di sicurezza e di arresto.

Un dossier che pubblichiamo integralmente e che chiede di sapere quale sia il programma degli interventi previsti dall’Amministrazione Comunale, ma soprattutto un incontro per discutere di tutte le problematiche (incontro che ad oggi la Giunta non ha ancora stabilito) e quali siano i risultati diagnostici relativi agli edifici visto che il Comune di cascina ha aderito al Bando “La Buona Scuola n. 107 del 2015”, in riferimento al quale dovrebbero essere state svolte verifiche relative ad indagini di elementi strutturali  e non strutturali degli edifici mediante finanziamento MIUR (n.d.r. sono arrivati i finanziamenti, sono state fatte le indagini?) e quando saranno ripristinati o installati sistemi di allarme visti i ripetuti casi di furti.

A sinistra di questo articolo, sotto la foto, è possibile scaricare e leggere il dossier integrale in formato PDF 

luca.doni
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PDF icon Il dossier scuola dell'istituto Falcone1.29 MB