Giorgi VS Picchi: botta e risposta sulle misure economiche prese dal Governo

Politica
Vicopisano
Martedì, 7 Aprile 2020

Scambio di lettere tra i due consiglieri di Pisa e Vicopisano circa le misure economiche adottate dal Governo in favore dei lavoratori autonomi in piena crisa da coronavirus. Giorgi: "Le istituzioni servono a questo: a capire le esigenze della gente ed a cercare di risolvere i problemi. Non a stare a scrivere post su Facebook!"

Dopo la richiesta inviata da Giorgi al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (leggi anche: Caro presidente... Il consigliere scrive una lettera a Conte) e l'accusa di strumentalizzazione politica mossagli da Picchi (leggi anche: Olivia Picchi risponde a Giorgi: "Strumentalizzazione politica e informazioni false sui bonus del Governo"), il consigliere di Fratelli d'Italia chiude il cerchio e pubblica alcune precisazioni.

 

Scrive Gian Matteo Giorgi

"In quanto al comunicato della Signora Picchi riferito alla mia lettera del 1 aprile indirizzata al Presidente Conte mi sento in dovere di esprimere nuovamente il mio pensiero facendo anche alcune precisazioni.
Intanto premetto che mi fanno veramente sorridere tutte le persone che iniziano dicendo “questo non è il momento di fare polemiche” ma poi si scopre che è proprio questo il loro unico intento, ma andiamo per gradi: di tutto quello che ho letto nel comunicato in oggetto una cosa giusta effettivamente c’è, infatti la regolarità contributiva è stata rimossa (grazie a Dio) dai criteri di assegnazione dell’indennità Covid-19. Deve però capire Sig.ra Picchi che la mia lettera è stata scritta la sera del 31 marzo ed inviata nelle primissime ore del primo aprile, giorno di inizio del servizio INPS su detto.
Il decreto interministeriale del 28.3.2020 nella cui bozza era presente il requisito della regolarità contributiva è stato modificato e successivamente pubblicato alle ore 12,00 del 1 aprile ’20 quindi alcune ore dopo l’invio della mia lettera, questo per fargli capire che prima di additare qualcuno gridando allo scandalo bisognerebbe informarsi accuratamente.
Lei mi accusa di strumentalizzazioni a fini politici quando il mio intento era ed è tuttora quello di portare la voce di alcune categorie, delle quali faccio parte, che troppo spesso sono poco considerate dai governi ma che reggono in piedi il nostro paese.
Lei crede che 600 euro e 800 (forse) per aprile possano davvero bastare per aiutare un artigiano o un piccolo commerciante in difficoltà? Io credo proprio di no! E ribadisco quello che ho scritto anche nella lettera precedente, il governo deve fare di più, sia a livello di indennità erogate sia alleggerendo le partite IVA dalla pressione fiscale. Trovo veramente assurdo che i lavoratori dovranno pagare tasse e contributi per un periodo dove lo Stato li ha obbligati a stare chiusi!
Lei scrive: “Mi chiedo veramente se nella ricerca di visibilità si possa pensare di scrivere al presidente del consiglio per un problema inesistente..” intanto, in tutta onestà a Vicopisano le elezioni ci sono state l’anno scorso e non vedo cosa dovrei farmene di tanta visibilità. Per il resto della frase invece le rispondo che se potrà servire ad ottenere qualcosa per i cittadini io gli scriverò anche tutti i giorni al Presidente del Consiglio perché le istituzioni servono a questo: a capire le esigenze della gente ed a cercare di risolvere i problemi. Non a stare a scrivere post su Facebook!
E non credo che il problema economico legato a questa emergenza sia inesistente!
In conclusione penso non sia stato io ad aver agito in cerca di visibilità, ma forse lo ha fatto lei più di me visto che si è chiamata in causa rispondendo per il Presidente del Consiglio. Spero comunque con queste poche righe di avergli chiarito le idee sulle mie intenzioni e le comunico che non intendo proseguire oltre su questa diatriba proprio perché su questi problemi che riguardano tutti, le dinamiche e le rivalità tra partiti non mi interessano, per cui non ci saranno ulteriori comunicati da parte mia su questo argomento.

Distinti saluti".

carlo.palotti