Picchiato mentre era al Pronto soccorso: è gravissimo
L’uomo, 79 anni, stava attendendo la moglie in cura a Cisanello. L’aggressore era già noto alle forze dell’ordine
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Un violento colpo alla testa, improvviso, e per l’uomo che lo ha ricevuto è iniziata la battaglia più importante, quella per la vita.
L’episodio, gravissimo, è accaduto la sera di martedì 5 novembre e come raccontato da La Nazione Pisa, il tutto si è svolto all’interno della sala d’attesa del Pronto soccorso di Cisanello.
Un luogo, che per sua natura, dovrebbe accogliere e curare chi sta male, ma che da molto tempo, ormai, è diventato invece uno dei posti più pericolosi del grande ospedale universitario pisano. Dove quotidianamente medici, infermieri, personale, ma anche privati cittadini, sono vittima di violenza, a volte verbale, altre, fisica.
Martedì 5 novembre ne ha fatto le spese un 79enne residente in provincia di Pisa, colpevole di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato, in attesa di riabbracciare la propria moglie e finito in prognosi riservata per un grave trauma cranico.
Il protagonista dell’aggressione, come spiegato da La Nazione, è un uomo di corporatura massiccia, già noto per pregressi episodi di violenza, accompagnato dal 118 presso il Pronto soccorso di Cisanello perché ubriaco e in forte stato di agitazione.
Lasciato in sala d’attesa prima di essere preso in consegna dal personale dell’ospedale, ma evidentemente troppo a lungo e senza tenere di conto della sua condizione.
Il giovane, ripreso dal sistema di sorveglianza dell’ospedale mentre aggredisce il 79enne prima di fuggire e far perdere le proprie tracce, è stato poi riacciuffato dalle forze dell’ordine la mattina di mercoledì 6 novembre, proprio a Cisanello.
Il 79enne aggredito è gravissimo per il colpo ricevuto e la conseguente caduta a terra.
Ha scritto Elena Meini, capogruppo Lega in consiglio regionale.
“Purtroppo dobbiamo registrare l’ennesimo atto di violenza in un ospedale, in questo caso al Pronto Soccorso dell’ospedale di Pisa, dove un familiare di un paziente è stato aggredito da una persona probabilmente alterata dall’alcol - afferma Elena Meini, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega.”
“Un fatto gravissimo che ripropone prepotentemente la questione relativa alla sicurezza nei nosocomi toscani, troppo spesso teatro d’intollerabili episodi d’inciviltà - prosegue il Consigliere.”
“E’, dunque, ora di cambiare registro e prevedere idonee e durature soluzioni (non escludendo, come eventuale ipotesi, anche l’impiego dei militari) affinchè situazioni come questa non possano più ripetersi-precisa l’esponente leghista.”
“In ospedale ci si va per curarsi o per assistere una persona cara ricoverata, non per rischiare la propria incolumità; senza, ovviamente, dimenticare le frequenti aggressioni agli addetti ai lavori-sottolinea la rappresentante della Lega.”
“Occorre, quindi, maggiore sinergia fra Asl e Forze dell’Ordine e non lesinare, pertanto, investimenti per frenare questa ondata di violenza nelle varie strutture sanitarie della Regione - conclude la rappresentante della Lega.”
Ha scritto Diego Petrucci, consigliere regionale di FdI e componente della Commissione Sanità.
"Il gravissimo episodio avvenuto nei giorni scorsi all’ospedale Cisanello di Pisa fa capire quanto sia urgente intervenire per garantire la sicurezza di pazienti e dipendenti del Sistema sanitario e che tutti facciano la loro parte. Anche su questo tema la sinistra fa la sua propaganda ideologica imputando al Governo Meloni responsabilità che non ha o pretendendo interventi che non gli competono.
Infatti il Pd toscano non si è accorto o fa finta di non accorgersi che il Governo Meloni ha già approvato dei provvedimenti per garantire maggiore sicurezza nei nostri ospedali, è proprio ieri la maggioranza che guida la Regione ha voluto portare avanti in Consiglio regionale un atto che rispedisce la questione a Roma, non prevedendo interventi da parte della Regione. Mi occupo del problema sicurezza da qualche tempo e a fine estate - dopo aver ascoltato diversi medici, infermieri, oss e vigilanti - ho presentato una mozione che chiedeva alla Regione Toscana di circoscrivere il problema mappando ospedali, reparti e orari più a rischio e una volta individuati orari e reparti più pericolosi, di rafforzare la videosorveglianza e la presenza dei vigilanti. Ho poi proposto una modifica delle regole di ingaggio delle guardie private in modo che possano intervenire per difendere un operatore in pericolo. Ho poi suggerito di trasferire parte delle guardie già impiegate agli ingressi degli ospedali nei reparti e fasce orario più a rischio in modo da garantire una soluzione immediata al problema. E infine ho ribadito che è fondamentale che le istituzioni intervengano presso le Prefetture e le Questure competenti per concordare una più capillare presenza delle forze dell’ordine nei luoghi e momenti più pericolosi.
A tutto questo il Pd ha risposto con un grande ‘no’ e ha preferito portare avanti la sua solita polemica contro il Governo Meloni. Peccato che i fatti smentiscano le dichiarazioni del Pd toscano perché l’Esecutivo si è già mosso per tutelare il personale sanitario introducendo l’arresto in flagranza differita anche per chi aggredisce il personale sanitario e un rafforzamento dei presidi di polizia. Chi non sta facendo la sua parte è la Regione Toscana che usa anche questa vicenda per portare avanti la sua campagna ideologica contro il Governo Meloni” lo dice il consigliere regionale di FdI e componente della Commissione Sanità Diego Petrucci.