Questore Francini: "Sicurezza, la garantiamo al fianco dei cittadini"

Cronaca
Politica
Mercoledì, 18 Gennaio 2017

Bella e interessante la puntata di Primo Piano con ospite il questore di Pisa Alberto Francini. Anche questa mattina Punto Radio si è confermata l’arena mediatica preferita dalle autorità pisane, un luogo, in cui le istituzioni, si calano nella realtà avvicinandosi alle problematiche dei cittadini. Ospite degli studi di Punto Radio anche il caposervizio cronaca del Tirreno di Pisa, Cristiano Marcacci.

Reati in calo, aumento le persone denunciate. In apertura di puntata il questore di Pisa Alberto Francini, tasta il polso della città e della provincia con qualche dato generale.

“Dalle statistiche c’è un’involuzione del fenomeno delittuoso - spiega -. I furti nelle abitazioni del capoluogo hanno registrato un - 27,84%, (dai 1002 del 2015 si passa ai 723 del 2016), in provincia, invece, il calo è stato più esiguo (-14,82%, dai 2597 del 2015 si è passati ai 2212 del 2016). Sono calati anche i furti in esercizi commerciali (-8,22 in provincia, -4,31 a Pisa città), mentre le rapine, sono aumentate del 5,19% in provincia (dalle 212 del 2015 alle 223 del 2016) e rimaste al palo a Pisa (119 come nel 2015). Il totale dei delitti, quindi, è sceso del 6,36% in provincia, rimanendo sostanzialmente il medesimo per quel che riguarda il capoluogo (+0,50%, dai 10378 del 2015 ai 10430 del 2016)”.

Tra i dati più interessanti, c’è quello delle persone denunciate, in progressivo aumento dal 2014 ad oggi. Tre anni fa, infatti, a Pisa e provincia le persone denunciate erano state 657, nel 2015 719 e nel 2016, le denunce hanno sforato quota 1000, attestandosi sul totale di 1074.

Peggiora la percezione della sicurezza. Proseguendo, il questore Alberto Francini ha voluto inquadrare meglio la società pisana, attraversata da “un’insicurezza percepita in aumento”. Dice Francini: “Ci sono diverse origini del fenomeno (lavoro precario, casi di meningite, terrorismo ndr), ma la percezione d’insicurezza è in aumento”.

In tanti non denunciano neppure più l’avvenuto furto. “E’ vero - continua Francini - la situazione in cui viviamo è molto diversa da quella di dieci/vent’anni fa. Però, dobbiamo imparare a convivere con questi fenomeni, che ormai sono irreversibili. Non dobbiamo adeguarci, che sia chiaro, ma il mondo cambia, si evolve, e la società deve prendere le contromisure necessarie”.

L’analisi del questore di Pisa prosegue: “Anche la questura - spiega - deve pensare al contrasto della criminalità diffusa. È necessario il cambio del punto di vista culturale. Il piccolo furto, ad esempio, va considerato e non più lasciato passare, anche con attività d’indagine. In conclusione, per abbattere la sensazione d’insicurezza diffusa nella società pisana, non è più importante l’entità del furto, ma il furto stesso”.

Più agenti e sinergia tra istituzioni. Tra le azioni da mettere in campo, l’aumento del personale di polizia e la sinergia con le altre istituzioni, a partire dal Comune e dal comando della polizia municipale. “Già ora - afferma il questo di Pisa - operiamo in sinergia con il comune e le altre istituzioni; distinguendo tra servizi ordinari e congiunti di pubblica sicurezza”.

A volte, i più maligni, parlano di agenti lasciati in ufficio a non fare niente, inutilizzati. “È vero. In molti stanno in ufficio - conferma Francini - ma non a grattarsi. Per ogni uomo sul campo, almeno il doppio è usato negli uffici in attività di controllo del territorio e di intelligence. Credo che siano necessari almeno 10/15 agenti in più, gli stessi che chiede anche il sindaco Filippeschi da tempo. Discorso diverso, invece, va fatto per i nuclei antiterrorismo necessari (almeno 2 ndr), ma Pisa non è nel piano creato ad hoc dal governo centrale, anche se dovrebbe esserci”.

Decisivo il ruolo attivo dei cittadini. Tra le contromosse da mettere in campo, anche una maggiore partecipazione e attenzione da parte dei cittadini. “Se uno subisce una rapina - spiega il questore - deve denunciare il furto. Il consiglio che do hai cittadini è questo: colloquiate con le forze dell’ordine, mantenete nei loro confronti un atteggiamento positivo. Tra i poliziotti può anche esserci qualcuno che non fa bene il proprio lavoro, in generale, però, siamo al fianco dei cittadini sempre, con i limiti e nelle difficoltà di ogni giorno”.

Zone periferiche più a rischio. “Coltano, Biscottino e Migliarino - prosegue il questore Alberto Francini - sono le zone della città che più preoccupano. Le zone periferiche e soprattutto quelle boschive, sono più difficili da controllare”. Discorso diverso per Piazza dei Miracoli e zone limitrofe. “Sì - continua - lì, anche se non ci sono stati mai segnali specifici, preoccupa di più il terrorismo”.

Quali le priorità? “Nel 2017 - dice il questore - ripartiamo dalle priorità dell’ultimo semestre dello scorso anno: controllo antiterrorismo e contrasto dell’illegalità diffusa”.

Difendersi da soli, ma passivamente. La società in cui viviamo è cambiata irrimediabilmente. “Al cittadino il compito di difendersi da solo - specifica il questore - ma passivamente e in forte sinergia e collaborazione con le forze dell’ordine. Invito i cittadini a visitare il nostro sito internet (www.questure.poliziadistato.it/it/Pisa) per alcuni consigli utili, dico loro di avere un rapporto stretto con le forze di polizia e magari, avviare comitati di quartiere in contatto diretto con il poliziotto di riferimento. Dopo anni di lavoro, abbiamo avviato un paio di esperienze di questo tipo a Putignano e Riglione. Entrambe molto positive per tutti”.

No all’aumento della capienza dell’Arena Garibaldi. L’ultimo argomento toccato dal questore di Pisa Alberto Francini riguarda l’Arena Garibaldi. “Fino al 24 dicembre scorso - conclude - i problemi legati alla società nerazzurra hanno anche creato tensione nella piazza. Nei prossimi giorni parlerò con Giuseppe Corrado”.

In ballo l’aumento della capienza dell’Arena Garibaldi: “Lo stadio di Pisa è un capitolo tragico, come nel 99% dei casi in Italia. L’Arena Garibaldi presenta gravi carenze e senza i lavori necessari (videosorveglianza, sicurezza strutturale ndr), non ci saranno ulteriori aumenti di capienza”.

In ultima analisi il questore Francini avverte anche i tifosi nerazzurri: “Negli scorsi mesi - dice - abbiamo soprasseduto, ma dalle prossime gare ci sarà una stretta sugli accessi in curva nord. In curva nord possono entrare solo 2500 persone, non di più. Insieme a questo, non saranno più ammessi i tamburi, ormai spariti da anni da tutti gli altri stadi”.

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carlo.palotti