Succede che il calcio...

Sport
Venerdì, 13 Luglio 2018

di Daniele Palla

Succede che a Castellammare di Stabia venga presentata la nuova proprietà della locale squadra di calcio, realtà affermata della terza serie italiana.

Succede che questa proprietà evidenzi dei palesi e sinistri collegamenti con la stessa “cricca” che ha quasi portato al fallimento l’AC Pisa 1909 nel 2016 (leggi qui). Stessi indirizzi, stessa gente che “ronza” attorno, ma ovviamente nuova ragione sociale e nuovi e prestanomi.

Succede che questi personaggi, nonostante un arresto e un generale pubblico sputtanamento, siano ancora tutti in pista e nel pieno diritto di mettere il becco nuovamente nella gestione di una società di calcio professionistico.

Succede che a personaggi simili, all’estero, non sarebbe permesso nemmeno fare l’abbonamento alla pay tv per vedere le partite.

Succede che in Italia, nonostante il ripetersi e l’aggravarsi di situazioni simili anno dopo anno, continui a non esserci alcun controllo, alcun filtro, alcun minimo ostacolo che impedisca ai soliti noti o a nuovi avventurieri di arrivare, razziare il razziabile e scomparire, per poi riapparire candidi come la neve in altro tempo e luogo per ricominciare da capo.

Succede che le metastasi di questo sistema incancrenito e delle sue mille “teste” siano ormai arrivate troppo a galla per poterle ancora ignorare: Milan (Milan!!), Chievo e Parma in serie A, Bari, Foggia, Cesena e Avellino in B, Lucchese e Reggiana in C giusto come le capofila più evidenti di un elenco che sarebbe qua troppo lungo da stilare e di tante altre situazioni andate ben oltre il limite del ridicolo.

Succede che a farne le spese siano sempre e comunque i soliti "bischeri": in primis giocatori e soprattutto dipendenti delle società coinvolte, fino ad arrivare ai tifosi che si vedono sottrarre impunemente quel patrimonio sportivo ma soprattutto sociale rappresentato dalla squadra della propria città.

Succede che nelle stanze dei bottoni sia ormai palese la mancanza di capacità ma soprattutto di volontà di affrontare davvero il problema, con le solite vaghe promesse di “pulizia” spazzate via dai fatti e poco altro.

Succede che diventi normale chiedersi se questo andazzo venga tollerato e mantenuto perché è ciò che conviene a tutti, a partire dai vertici del calcio nazionale fino a scendere nei bassifondi.

Succede che sia ormai diventato evidente che una società di calcio in Italia sia oggi mediamente solo ed esclusivamente un bidone della spazzatura dentro al quale riversare debiti, malaffare, soldi sporchi e nefandezze di ogni tipo, da usare spesso come paravento per mascherare relazioni “pericolose” anche con la malavita, creando un falò che si approfitta bassamente dell’amore dei tifosi per alimentarsi da solo.

Succede che diventi sempre più difficile seguire il calcio in maniera appassionata e divertita, sempre più consci del fatto che ciò che si vede è molto spesso organizzato a tavolino e messo a copione a unico beneficio di interessi che con lo sport non hanno assolutamente niente a che fare.

Succede che ogni volta chi di dovere giri la testa dall’altra parte, confidando che la memoria collettiva è a brevissimo termine e che il Sistema provvederà ad auto proteggersi ancora una volta, affinché “gattopardescamente” tutto cambi affinché niente cambi.

Succede che se un bambino oggi decidesse di seguire il basket o la pallavolo invece del calcio, alla fine, forse sarebbe decisamente meglio così.

massimo.corsini